Fotovoltaico bifacciale: cos’è e quando conviene installare i pannelli solari che producono energia da entrambi i lati

Nei meandri del settore dell'energia solare, sta emergendo una nuova tendenza: l'impiego del rivoluzionario impianto fotovoltaico bifacciale. Ma cosa lo contraddistingue e quali vantaggi offre?

I pannelli solari bifacciali sono caratterizzati da un’efficienza superiore e una durata più lunga. La tecnologia dei pannelli solari è in continua evoluzione e, quando si tratta di installare questi dispositivi, l’obiettivo principale è massimizzare la produzione di energia. I moduli solari bifacciali, come suggerisce il nome, generano elettricità sia dalla parte anteriore che da quella posteriore.

Questo è possibile grazie al fenomeno chiamato “bifaccialità“, che sfrutta la capacità della cella fotovoltaica di catturare la luce sia frontalmente che posteriormente. Questo meccanismo si basa sull’utilizzo del “Fattore di Albedo“, che indica il potere riflettente di una superficie su cui i moduli sono installati.

Il Fattore di Albedo è misurato su una scala da 0 a 1 e rappresenta la capacità di riflessione di un oggetto o una superficie. Ad esempio, la neve e il ghiaccio hanno un alto potere riflettente con un Fattore di Albedo di 0,75, mentre le superfici chiare degli edifici possono raggiungere un valore di 0,6 e le superfici scure un valore di circa 0,27. Più alto è il valore dell’albedo, maggiore sarà la quantità di luce riflessa e, di conseguenza, maggiore sarà la produzione di energia dei pannelli fotovoltaici bifacciali. Questa caratteristica li rende sempre più popolari sul mercato.

Quali sono i vantaggi di un impianto fotovoltaico bifacciale

pannello fotovoltaico bifacciale

@123rf.com

I vantaggi dei moduli bifacciali sono legati al fatto che sfruttano la luce riflessa anche dalla parte posteriore, aumentando la produzione di energia dal 10% al 25% rispetto ai moduli a faccia singola, a seconda dell’albedo. Questo aumento di produzione rappresenta un vantaggio molto apprezzato, specialmente negli impianti su larga scala, dove il recupero dell’investimento è di fondamentale importanza. Pertanto, è importante utilizzare componenti che possano garantire elevate prestazioni e produttività. Per questi motivi, i moduli bifacciali si prospettano come protagonisti nel campo dell’energia solare nei prossimi anni.

Come appena accennato, il maggiore beneficio del sistema bifacciale è la maggiore produzione di energia, ma la scelta di adottare questa soluzione va attentamente valutata. Entrambi i lati del vetro catturano la luce solare simultaneamente. In particolare, il lato inferiore riceve il riflesso dei raggi solari. Per ottenere la massima efficienza, quindi, è necessario rispettare gli angoli di inclinazione raccomandati dai produttori, che solitamente sono più ripidi rispetto ai moduli tradizionali.

Gli svantaggi di un impianto fotovoltaico bifacciale

Sebbene i pannelli bifacciali abbiano numerosi punti di forza, occorre prestare attenzione ad alcuni dettagli prima di sceglierli come soluzione. Un particolare problema riguarda il loro peso estremamente elevato, che richiede attenzione speciale durante la manipolazione. Questo infatti può compromettere anche la struttura del tetto, e comporta una manutenzione più impegnativa, che può richiedere un’analisi approfondita da parte di un esperto prima dell’installazione.

Inoltre, la configurazione può variare a seconda della posizione geografica dell’installazione. In termini di costi, i pannelli solari bifacciali hanno un prezzo maggiore dei modelli tradizionali.

Quando conviene installare un impianto fotovoltaico bifacciale?

fotovoltaico-bifacciale pensilina

Ci sono diverse superfici che risultano particolarmente idonee per l’installazione di un impianto fotovoltaico bifacciale. Le migliori sono sicuramente quelle in cemento chiaro e protette da membrane bianche, in quanto favoriscono una maggiore riflessione della luce.

Anche la distanza dei pannelli dal suolo svolge un ruolo significativo nella capacità di riflessione. Ecco perché pensiline, tetti piani e giardini rappresentano luoghi ideali per ospitare questo tipo di impianto.

Fotovoltaico bifacciale e revamping degli impianti: è fattibile?

Cominciamo con il chiarire il concetto di “revamping“: si tratta di una serie di interventi specificati dal regolamento del GSE, il Gestore Servizi Energetici. Un aspetto importante da considerare è se è possibile installare un impianto fotovoltaico bifacciale in sostituzione di quello già esistente, utilizzando la convenzione del Conto Energia. Il GSE ha confermato è possibile: i moduli bifacciali rientrano tra gli interventi di manutenzione e aggiornamento accettati.

Il pannello HJT, l’impianto fotovoltaico bifacciale all’avanguardia

L’impianto fotovoltaico bifacciale è un’invenzione presente da diversi anni che ha visto dinanzi a sé una vera e propria rivoluzione tecnologica. Tra le varie innovazioni spiccano sicuramente i pannelli HJT, in forte crescita nell’ultimo decennio. I primi moduli realizzati con questa tecnologia registravano un’efficienza del 14,4% e producevano 170 W. Ad oggi, possono raggiungere un’efficienza del 25%, a differenza dei tradizionali pannelli in film sottile, i quali arrivano solo al 10%.

Ma c’è di più: i pannelli HJT possono raggiungere una potenza di 400W, con la prospettiva di ulteriori aumenti nel futuro, grazie all’integrazione di tecnologie in costante evoluzione. Questo si traduce in una maggiore produzione di energia, fino al 20% in più rispetto ai moduli mono-facciali, nonché a un ciclo di vita eccezionalmente lungo, con una solidità tale da poter superare i 30 anni senza problemi.

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Fonte: Cnr.tm.fr 

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