Il segreto per alimentare smartwatch e dispositivi elettronici senza batteria? Sei tu! La scoperta che cambierà tutto

Il calore prodotto dal nostro corpo e dalle industrie è spesso disperso nell'atmosfera: grazie a tecnologie innovative, è possibile recuperare questa energia per alimentare dispositivi e ridurre l'impatto ambientale, utilizzando materiali ecologici come la lignina

Ogni giorno il corpo umano genera una quantità significativa di calore, un sottoprodotto del metabolismo. Ogni centimetro quadrato della nostra pelle rilascia calore pari a circa 19 fiammiferi accesi ogni ora. Nonostante questa energia termica rappresenti una risorsa potenziale, al momento gran parte di essa si disperde nell’atmosfera senza essere utilizzata.

Grazie a tecnologie innovative, è possibile immaginare un futuro in cui il calore del corpo alimenta dispositivi come smartwatch e tracker GPS, permettendo loro di funzionare senza interruzioni. L’obiettivo è sviluppare un dispositivo che non solo generi energia, ma la conservi, fungendo da batteria interna per la tecnologia indossabile.

Non solo il corpo umano, ma anche il mondo tecnologico produce enormi quantità di calore disperso: dai motori dei veicoli alle macchine industriali. Il concetto emergente di recupero del calore di scarto mira a trasformare questa energia sprecata in elettricità utile, migliorando l’efficienza e riducendo l’impatto ambientale.

Legno e lignina: soluzioni sostenibili per la conversione termoelettrica

Una rivoluzionaria alternativa ai materiali termoelettrici tradizionali (spesso tossici come cadmio e piombo) è il legno, più precisamente la lignina, un sottoprodotto dell’industria della carta. Ricercatori dell’Università di Limerick e di Valencia hanno scoperto che membrane a base di lignina immerse in una soluzione salina possono convertire calore a basse temperature (meno di 200°C) in energia elettrica.

Questa tecnologia promette di recuperare fino al 66% del calore disperso dall’industria, rappresentando un’opzione ecologica per vari settori, dalle fabbriche agli edifici. Una volta recuperata l’energia dal calore disperso, è essenziale immagazzinarla. I supercondensatori sono ideali, ma attualmente si affidano a materiali derivati da combustibili fossili.

La lignina, trasformata in carbonio poroso, offre un’alternativa rinnovabile, funzionando come elettrodo per immagazzinare energia rapidamente. Questa combinazione di generazione e immagazzinamento di energia può rivoluzionare dispositivi di uso quotidiano, come elettronica indossabile, sensori, o perfino veicoli elettrici. Inoltre, la sua natura sostenibile la rende una soluzione ideale per un futuro più green.

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Fonte: The Conversation

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