Raffreddamento ecologico: alcune soluzioni innovative per superare le sfide dei condizionatori tradizionali
I condizionatori d’aria comuni ci hanno intrappolato in un circolo vizioso: quando fa caldo, accendiamo l’aria condizionata, ma questo aumenta il consumo di energia e le conseguenti emissioni di gas serra, che contribuiscono al surriscaldamento globale. Un vero problema che ha bisogno di essere risolto con soluzioni pratiche, ma sostenibili. Si tratta del cosiddetto paradosso del condizionatore, che ora un nuovo sistema messo a punto dagli scienziati di Harvard vuole superare.
I sistemi standard di climatizzazione raffreddano e deumidificano contemporaneamente in modo inefficace: nella loro operazione di condensazione dell’acqua nell’aria, finiscono per raffreddare oltre il necessario. Per questo sempre più società sono al lavoro per mettere a punto delle soluzioni ecologiche ed economiche.
Alcuni esperti, come il team cSNAP dell’Università di Harvard, stanno cercando di migliorare l’antico metodo evaporativo, un sistema molto semplice ed efficace. In alcuni posti del mondo, come la Persia antica, le persone costruivano delle torri di argilla con dei camini solari, che facevano circolare l’aria e l’acqua riuscendo ad abbassare notevolmente la temperatura degli ambienti. Purtroppo, questa tecnica ha un problema non indifferente: funziona bene solo se l’aria è secca, perché se è troppo umida l’acqua non evapora e non raffredda.
I ricercatori hanno quindi inventato dei condizionatori d’aria che usano una barriera speciale che lascia passare il calore, ma non l’umidità:
Stiamo reinventando i condizionatori d’aria per soddisfare la crescente domanda di raffreddamento globale, combattendo al contempo il cambiamento climatico. La nostra tecnologia di raffreddamento evaporativo, denominata cSNAP, utilizza la scienza dei materiali e il design avanzati per realizzare condizionatori d’aria ecologici, economici ed ecocompatibili che funzionano nella maggior parte delle zone climatiche senza l’uso di refrigeranti sintetici.
Allo stesso tempo, aziende come Blue Frontier stanno sperimentando sistemi di climatizzazione commerciali che combinano un essiccante con il raffreddamento evaporativo. Il CEO dell’azienda, Daniel Betts, ha spiegato nel dettaglio il suo funzionamento:
Il nostro sistema usa una soluzione salina liquida che assorbe l’umidità dall’aria e la rende più secca. In seguito, divide l’aria secca in due correnti che scorrono vicine: una viene raffreddata facendo evaporare di nuovo l’umidità, mentre l’altra corrente viene raffreddata da una lamina di alluminio che trasmette il freddo ma non l’acqua. La soluzione salina viene poi rigenerata con una pompa di calore che funziona meglio di notte, quando c’è meno richiesta di energia elettrica e può essere conservata per essere usata durante il giorno, quando fa più caldo.
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Fonte: Harvard University – BlueFrontier
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