Che gli e-book avrebbero prima o poi sorpassato i libri cartacei se lo aspettavano un po’ tutti, ma che il successo fosse così immediato ed evidente non l’avrebbe mai detto nessuno. È quanto accaduto negli ultimi mesi negli Stati Uniti, dove le vendite di volumi leggibili su Kindle e altri e-reader su Amazon hanno superato nettamente le opere in formato cartaceo.
Che gli e-book avrebbero prima o poi sorpassato i libri cartacei se lo aspettavano un po’ tutti, ma che il successo fosse così immediato ed evidente non l’avrebbe mai detto nessuno. È quanto accaduto negli ultimi mesi negli Stati Uniti, dove le vendite di volumi leggibili su Kindle e altri e-reader su Amazon (#linkaffiliazione) hanno superato nettamente le opere in formato cartaceo.
A mostrare stupore per l’accaduto è la stessa società leader nel mondo dell’editoria elettronica statunitense, che 4 anni fa ha lanciato l’innovativo lettore di libri digitali: “Avevamo grandi speranze che questo sarebbe accaduto, ma non avremmo mai immaginato che sarebbe successo così velocemente. I libri cartacei sono in vendita sul sito da 15 anni, quelli per Kindle da meno di 4 anni – ha detto Jeff Bezos, fondatore e Ceo di Amazon.com – Siamo entusiasti dalla risposta all’offerta del Kindle a 114 dollari, che è rapidamente diventato l’oggetto più venduto della famiglia”.
Un primo sorpasso c’era stato già nel 2010, ma riguardava soltanto alcuni tipi di volumi, come i bestseller, mentre i tascabili restavano una prerogativa dei supporti tradizionali. Oggi il sorpasso è diventato globale e apre una nuova strada verso la digitalizzazione della cultura, che dagli Usa tenderà ad espandersi ovunque.
“Avete visto che (il Kindle, ndr) dagli Usa è stato introdotto in Inghilterra, qualche settimana fa anche in Germania – aveva detto qualche giorno fa, al Salone del Libro di Torino, Martin Angioni, country manager di Amazon Italia -. Non commentiamo e non parliamo mai di date precise o di attività future. Però è evidente che è in corso un’espansione internazionale che potrebbe in un futuro più o meno immediato riguardare anche l’Italia”.
Ma quanto è green l’e-book?
Se da un lato, la digitalizzazione del libro prevede un netto calo della carta utilizzata e quindi un decremento degli alberi tagliati per questo fine, dall’altro bisogna considerare le emissioni di C02 prodotte durante la fabbricazione degli apparecchi Kindle e, in generale di tutti gli altri e-reader, tablet compresi.
Secondo una ricerca effettuata negli Stati Uniti, di cui abbiamo già parlato, le emissioni di CO2 prodotte da un e-book reader nel corso del suo intero ciclo di vita vengono ammortizzate nel corso di un anno di utilizzo, grazie al risparmio dato dalla rinuncia ai volumi cartacei (-168 kg di CO2 all’anno), che corrispondono alle emissioni provocate dalla produzione e distribuzione di 22,5 libri.
Insomma, la conversione all’ e-book è green se si leggono molti libri all’anno, purché non nasca la moda di cambiare spesso l’apparecchio per acquistare l’ultimo modello appena lanciato sul mercato!
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