Boe green: così l’oceano si illumina a led

Boe green, un progetto che dà luce agli oceani grazie alla forza delle onde.

Un progetto che dà luce agli oceani grazie alla forza delle onde e all’ingegno di alcuni designer della Yanko Design. Stiamo parlando delle boe green, dispositivi dalla forma insolita che immagazzinano l’energia meccanica delle onde per convertirla in elettricità e illuminare il mare a impatto zero.

Un modo creativo e interessante per contribuire alla sicurezza di navi e imbarcazioni senza incidere sull’ambiente. Perché la vera forza delle Wavelights è proprio il moto ondoso, inarrestabile e infinito che, liberando energia, innesca il processo di conversione da meccanica a elettrica, producendo pura e semplice luce.

Chi ha esperienza in fatto di navigazione lo sa, una buona segnalazione dei pericoli e delle insidie che si nascondono sotto la tranquilla superficie marina è fondamentale. E le boe servono proprio a questo.

Con le boe a led, il valore aggiunto è dato dalla sostenibilità che sicuramente non farà la differenza nella lotta ai cambiamenti climatici ma, si sommerà alle iniziative utili e virtuose in grado di contribuire al futuro di tutti.

Le boe ecosostenibili sono disegnate in modo da attrarre l’attenzione in situazioni di pericolo o in caso di operazioni difficili in mare. Ogni boa è legata a quella vicina mediante un gancio ancorato con un peso al fondale, che garantisce stabilità ai galleggianti e uniformità al moto.

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Diverse le situazioni in cui di notte, una buona illuminazione, è indispensabile:

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Stazioni offshore, segnalazione di un’area pericolosa o di scogli affioranti. Tutti esempi in cui la presenza di un segnale luminoso fa la differenza.

Se con questo progetto la Yanko Design si è attivata per un mare più pulito e sicuro, vi ricordiamo che i modi per farlo sono tanti e importanti. C’è chi ha deciso di iniziare dalle boe, chi organizza campagne di sensibilizzazione come Greenpeace e chi rassegne ad hoc come Marevivo, c’è chi corre, chi informa sul suo innalzamento e chi d’estate si ricorda di lasciare le spiagge pulite. Ogni contributo, anche il più banale, può essere determinante.

Serena Bianchi


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