Un robot aspirapolvere automatico che possa effettuare al nostro posto la pulizia dei pavimenti della casa? Esiste già , lo sappiamo bene dalle martellanti pubblicità in merito. Il fattore che è in grado di frenare dal suo acquisto coloro che desiderano dedicare una maggiore attenzione ai consumi energetiche è dovuto al fatto che simili dispositivi finora non potevano che richiedere corrente elettrica per il proprio funzionamento.
Un robot aspirapolvere automatico che possa effettuare al nostro posto la pulizia dei pavimenti della casa? Esiste già, lo sappiamo bene dalle martellanti pubblicità in merito. Il fattore che è in grado di frenare dal suo acquisto coloro che desiderano dedicare una maggiore attenzione ai consumi energetici è dovuto al fatto che simili dispositivi finora non potevano che richiedere corrente elettrica per il proprio funzionamento.
Le batterie di un robot aspirapolvere automatico e rotante, capace di riconoscere la presenza di ostacoli sul proprio percorso, richiedono infatti lunghi tempi di ricarica, che possono variare dalle due alle tre ore e che in ogni caso si rivelano in grado di garantire al dispositivo una autonomia piuttosto limitata. A proporre una soluzione ad un simile problema ha pensato il designer Kyuho Song che ha ideato e progettato Bio Clean, un robot aspirapolvere che è in grado di funzionare tramite biocarburante ottenuto dagli scarti alimentari prodotti all’interno di qualsiasi cucina.
Ciò permetterà agli utenti di poter effettuare le proprie pulizie in maniera efficiente, soprattutto nel caso si abbia poco tempo a disposizione da dedicare ad esse, senza aggravare ulteriormente i propri consumi di energia elettrica e conseguentemente senza aumentare il costo della bolletta energetica. Si tratta in questo caso di un esempio positivo di come un comune gadget o elettrodonmestico possa essere in grado di sfruttare una fonte di energia alternativa ed ancora presa scarsamente in considerazione.
Bio Clean è stato progettato in modo da essere dotato di uno speciale scompartimento all’interno del quale inserire parte dei propri scarti alimentari. Si tratta di una sorta di mini unità per la produzione di biogas, che verrà immediatamente utilizzato dall’elettrodomestico per il proprio funzionamento, permettendo in questo modo un impiego intelligente degli scarti di cucina e di non dover ricorrere alla corrente elettrica per compiere delle pulizie che altrimenti potrebbero essere svolte personalmente sfruttando il potere del proprio olio di gomito. Un robot aspirapolvere non rappresenta di certo un bene di prima necessità, ma Bio Clean ci aiuta a riflettere sulla possibilità di ricavare biocarburante dagli scarti di cibo per il funzionamento dei dispositivi elettronici che impieghiamo quotidianamente.
Marta Albè