Le nuove batterie saranno elastiche e flessibili e potranno allungarsi oltre il 300% rispetto alle dimensioni iniziali. Non è utopia ma un progetto già in fase di realizzazione presso i laboratori della Northwestern University, dove è stata costruita una batteria che si ricarica in modalità wireless e che si allunga senza rompersi
Le nuove batterie saranno elastiche e flessibili e potranno allungarsi oltre il 300% rispetto alle dimensioni iniziali. Non è utopia ma un progetto già in fase di realizzazione presso i laboratori della Northwestern University, dove è stata costruita una batteria che si ricarica in modalità wireless e che si allunga senza rompersi.
L’idea è di due ricercatori, Yonggang Huang e John A. Rogers, che sono riusciti nell’intento di dimostrare che una batteria continua a lavorare, alimentando un LED, anche quando viene allungata, tirata e fatta aderire ad un gomito umano.
Quanto dura? Finora la batteria flessibile può funzionare per 8-9 ore di fila prima di essere ricaricata in modalità wireless. Riduzione dei materiali ed efficienza garantita. Questo il segreto vincente della nuova batteria, la cui potenza è simile a quelle di una classica batteria al litio delle stesse dimensioni.
Da anni Huang e Rogers lavorano sull’elettronica elastica, e la progettazione di un alimentatore senza fili è stata una grande sfida. Ora hanno risolto il problema grazie alla cosiddetta tecnica space filling letteralmente di “riempimento dello spazio”. Per i loro circuiti elettronici estensibili, i due hanno sviluppato una tecnologia “pop-up” in grado di permette ai fili di piegarsi, allungarsi e torcersi senza alterare il funzionamento della batteria. Hanno poi creato una serie di piccoli elementi dando vita a circuiti non rigidi, con interconnessioni fatte da lunghe linee ondulate e riempiendo il piccolo spazio tra i componenti della batteria.
La linea di collegamento dei componenti è una grande S all’interno della quale sono presenti connessioni della stessa forma. “Ed è così che siamo in grado di produrre una batteria che si estende fino al 300 per cento delle sue dimensioni originali” ha spiegato Huang.
Lo studio è stato pubblicato su Nature.
Francesca Mancuso
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