Il cromosoma Y sta scomparendo davvero, cosa significa per il futuro degli uomini (e della nostra specie)

Rispetto al cromosoma X, il cromosoma maschile Y è più piccolo e contiene meno della metà delle sue basi, tanto da farne ipotizzare una futura scomparsa. Ma davvero il cromosoma Y un giorno svanirà completamente? E cosa succederebbe alla razza umana se lo facesse?

Cromosoma Y: la maggior parte dei geni che ne facevano parte è andata perduta, tanto che oggi si pensa che, dal punto di vista scientifico, il cromosoma sessuale maschile non sia destinato a durare per sempre.

A dirlo è una ricerca pubblicata su PNAS secondo cui il cromosoma Y, appunto, potrebbe scomparire tra qualche milione di anni portandoci all’estinzione. A meno che, attenzione, non siamo in grado di sviluppare un nuovo gene sessuale.

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Di fatto, rispetto al cromosoma X, il cromosoma sessuale maschile Y è molto più piccolo e contiene meno della metà delle sue basi. Inutile, insomma, ma basta questo per ipotizzare una sua futura scomparsa?

Come il cromosoma Y determina il sesso umano

Gli esseri umani, come gli altri mammiferi, hanno quello che viene chiamato “sesso cromosomico”: le donne hanno due copie di un cromosoma di medie dimensioni chiamato X, i maschi hanno una sola X e una Y.

La X contiene circa 900 geni che svolgono tutti i tipi di lavori non legati al sesso; la Y contiene pochi geni (circa 55) e molto DNA non codificante – semplice DNA ripetitivo che sembra non fare nulla. Ma il cromosoma Y è molto potente perché contiene un gene importantissimo che dà il via allo sviluppo maschile nell’embrione. Circa 12 settimane dopo il concepimento, infatti, questo gene principale è capace di attivare altri geni che regolano lo sviluppo del testicolo. Il testicolo embrionale produce ormoni maschili (testosterone e suoi derivati), che garantiscono lo sviluppo del bambino come un maschio. Questo gene sessuale principale è stato identificato come SRY nel 1990 e funziona innescando un percorso genetico che inizia con un gene chiamato SOX9, fondamentale per la determinazione del maschio in tutti i vertebrati, sebbene non si trovi sui cromosomi sessuali

L’Y scomparso, cosa rischiamo?

La maggior parte dei mammiferi ha, quindi, un cromosoma X e Y simile al nostro: una X con molti geni e una Y con SRY più pochi altri. Questo sistema presenta problemi a causa del dosaggio ineguale di geni X nei maschi e nelle femmine. Secondo gli studi, nel corso della nostra evoluzione stiamo andando incontro a un processo di degenerazione, con un tasso di perdita di circa 5 geni per ogni milione di anni (e gli scienziati hanno ragione di credere che un tempo entrambi fossero uguali, come avviene nell’ornitorinco australiano per esempio).

Secondo lo studio, in 11 milioni di anni il cromosoma Y potrebbe sparire del tutto, e con esso il fondamentale gene SRY. Detta così, davvero stiamo rischiando l’estinzione?

Come spiegato da Jenny Graves, docente di Genetica presso l’Università La Trobe di Melbourne, per l’essere umano ci sono certamente speranze, perché saremmo comunque in grado di sviluppare un nuovo gene sessuale in grado di dar vita ai maschi.

Analizzando il mondo animale, infatti, gli studiosi sono arrivati alla conclusione che la maggior parte dei geni presenti sul cromosoma Y si è trasferita su un altro cromosoma, mentre X si è mantenuto. Ora, lo studio pubblicato su PNAS ha scoperto una piccola differenza genetica tra maschi e femmine nel cromosoma 3, vicino al gene del sesso SOX9: sarebbe un frammento di DNA con ben 17mila paia di basi (sui 3 miliardi complessivi), che è stato trovato solo nei maschi e non nelle femmine. Secondo gli scienziati, è proprio questa porzione del genoma a essersi trasferita dal cromosoma Y durante l’evoluzione, consentendo così alla specie di continuare a esistere.

Cosa significa questo per il futuro degli uomini?

Alcune lucertole e serpenti sono specie esclusivamente femminili e possono produrre uova dai propri geni attraverso la cosiddetta partenogenesi. Ma questo non accade, lo sappiamo, negli esseri umani o in alcuni altri mammiferi, dal momento che siamo dotati di almeno 30 geni cruciali “imprintati” che funzionano solo se provengono dal padre tramite sperma. Ciò vuol dire che, per riprodurci, abbiamo bisogno dello sperma e abbiamo bisogno dell’uomo, per cui la fine del cromosoma Y potrebbe preannunciare l’estinzione della razza umana.

La nuova scoperta supporta una possibilità alternativa: che gli esseri umani possano evolvere un nuovo gene che determina il sesso. Tuttavia, l’evoluzione di un nuovo gene che determina il sesso comporta dei rischi. Cosa succederebbe se più di un nuovo sistema si evolvesse in diverse parti del mondo? Si chiedono gli esperti.

Una “guerra” dei geni sessuali potrebbe portare alla separazione di nuove specie. Quindi, se qualcuno visitasse la Terra tra 11 milioni di anni, potrebbe non trovare alcun essere umano o, anzi, diverse specie umane tenute separate dai loro diversi sistemi di determinazione del sesso.

Enigmi che qui e ora è impossibile risolvere.

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