La tecnologia della stampa 3D si sposta in cucina. Il prototipo di un dispositivo che può stampare tantissimi tipi di cibo (sì, stampare il cibo, avete letto bene), è realtà: può realizzare ravioli, biscotti, cioccolato, gnocchi e persino pizza. Si chiama Foodini e l'ha realizzato la start-up con sede a Barcellona Natural Machines.
La tecnologia della stampa 3D si sposta in cucina. Il prototipo di un dispositivo che può stampare tantissimi tipi di cibo (sì, stampare il cibo, avete letto bene), è realtà: può realizzare ravioli, biscotti, cioccolato, gnocchi e persino pizza. Si chiama Foodini e l’ha realizzato la start-up con sede a Barcellona Natural Machines.
Secondo la società, Foodini è destinata ad essere un dispositivo casalingo al pari di qualsiasi altro elettrodomestico che aiuta coloro che non hanno sufficiente tempo da dedicare alla cucina. In pratica, invece di stendere la pasta, impastare il pane o confezionare ravioli uno a uno, basta programmare la stampante di cibo 3D, utilizzando i vostri ingredienti preferiti. Foodini darà, quindi, al cibo una precisa forma, così come altezza e volume.
Se gli appassionati dell’impasto potrebbero rabbrividire, ciò che rende Foodini potenzialmente interessante è proprio la sua versatilità. Dotata di sei capsule separate, consente l’utilizzo di 6 ingredienti diversi alla volta. L’estrusore può essere programmato per rilasciare gli ingredienti delle ricette a diversi tempi di pressione e temperature, per formare il cibo correttamente sulla piattaforma sottostante.
Con il design di un comune elettrodomestico da cucina e la semplicità operativa di un pannello di controllo touch screen, Foodini punta a portare il cibo sano e autoprodotto sulle tavole di tutto il mondo, soprattutto su quelle delle persone che credono di essere troppo occupate per evitare i prodotti preconfezionati.
La data di uscita non è previsto fino alla metà del 2014. Fino ad allora, per capire meglio di cosa sarà capace la stampante 3D del cibo casalingo, è possibile guardare il video realizzato dal programma della BBC Click.
Roberta Ragni
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