Una leggendaria discoteca di Glasgow utilizza il calore corporeo per alimentare il locale

Questa discoteca ha pensato bene di sfruttare il calore delle persone che ballano al suo interno per produrre energia pulita

Questa discoteca ha pensato bene di sfruttare il calore delle persone che ballano al suo interno per produrre energia pulita, dimostrando che ci si può divertire anche in modo sostenibile

Abbiamo sentito parlare di sole, vento e geomasse come fonti di energia alternative per produrre corrente elettrica inquinando meno, ma chi aveva mai pensato che i balli scatenati in discoteca potessero trasformarsi in energia elettrica pulita? L’idea sta prendendo corpo in una delle discoteche più frequentate di Glasgow (Scozia), dove si è immaginato un modo per “intrappolare” il calore proveniente dai corpi in movimento sulla pista da ballo per produrre energia elettrica pulita con cui alimentare il locale stesso.

Il progetto avveniristico si chiama BodyHeat: non solo è in grado di trasformare il calore umano in energia pulita pronta all’uso, ma permette anche lo stoccaggio della risorsa, che può essere utilizzata anche molto tempo dopo che la festa è finita. Questo sistema permetterà alla discoteca di ridurre la propria impronta ambientale e di dare il proprio concreto contributo nella lotta al cambiamento climatico.

Il calore umano non è altro che energia termica: chiunque si sia mai trovato in una discoteca affollata sa bene quanto calore si sprigiona sulla pista da ballo. Anziché lasciar andare sprecata tutta questa energia, questa viene catturata e conservata nei sotterranei del locale, finché il suo utilizzo non si rende necessario. Ma come funziona esattamente questo sistema?

Il sistema di condizionamento dell’aria all’interno delle discoteche, di solito, cattura l’aria calda emanata dagli avventori del locale e la butta all’esterno, sprecandone la potenzialità. Il sistema BodyHeat, invece, raccoglie il calore umano nei sotterranei: questo riscalda le rocce presenti nel sottosuolo, che conservano l’energia termica trasformandosi in “batterie” di riserva per fornire al bisogno energia elettrica al locale. Il sistema permetterà di eliminare 70 tonnellate di emissioni di CO2 nell’atmosfera all’anno.

Il locale spera di diventare un modello, dimostrando che ci si può divertire anche in modo sostenibile. Oltre al raggiungimento della neutralità carbonica (obiettivo fissato per il 2025), nei prossimi anni la discoteca scozzese si impegna ad abolire del tutto la plastica monouso nei propri eventi, a creare un’area verde destinata alla crescita di piante locali per proteggere la biodiversità, a offrire ai propri clienti solo cibo e bevande da fonti sostenibili e, cosa non meno importante, a condividere in report annuali i risultati raggiunti e le nuove strategie per la salvaguardia dell’ambiente.

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Fonte: SWG3

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