Costruite con materiali facilmente reperibili e a buon prezzo, le batterie messe a punto dagli esperti del MIT potrebbero rappresentare una valida alternativa a quelle al litio, infiammabili e dal costo elevato
Fra non molto l’era delle controverse batterie al litio potrebbe essere al capolinea. Un team internazionale, guidato dagli esperti del Massachusetts Institute of Technology (MIT), ha infatti messo a punto un’alternativa di gran lunga più economica e più sicura per l’ambiente. Stiamo parlando di rivoluzionarie batterie, realizzate con alluminio e zolfo e con un elettrolita salino fuso.
“Volevamo inventare qualcosa che fosse migliore, di gran lunga migliore, delle attuali batterie a ioni di litio usate per il settore automobilistico”, spiega Donald Robert Sadoway , professore emerito di chimica dei materiali presso il Massachusetts Institute of Technology e uno dei massimi esperti al mondo del settore.
Il problema principale delle batterie agli ioni di litio, largamente impiegate per le auto e per i dispositivi elettronici, è il loro costo elevato. Ma non solo. Contengono un elettrolita infiammabile, il che li rende abbastanza pericolosi durante il trasporto.
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Come funzionano le nuove batterie e perché rappresentano una svolta
Per offrire una soluzione più abbordabile e meno rischiosa, il professor Sadoway ha individuato l’alluminio, il secondo metallo più abbondante sul mercato dopo il ferro. Per dar vita alla generazione di batterie, la scelta è ricaduta anche su un altro materiale facilmente reperibile a buon prezzo: lo zolfo, prodotto di scarto di processi come la raffinazione del petrolio.
Infine, è stato scelto il sale di cloro-alluminato come elettrolita in quanto dotato di un basso punto di fusione e in grado di prevenire naturalmente la formazione di dendriti.
“I materiali sono economici e la batteria è sicura: non può bruciare” spiega Sadoway.
Nel corso dei vari test, il team di esperti hanno dimostrato che le celle della batteria possono sopportare centinaia di cicli a velocità di carica eccezionalmente elevate. La velocità di ricarica dipendeva principalmente dalla temperatura di lavoro: più calda era la batteria, meno tempo era quindi necessario per ricaricarsi. Il costo di queste rivoluzionarie batterie è sorprendente basso: costano, infatti, circa 1/6 in meno rispetto a quelle al litio.
Adesso le nuove batterie a base di alluminio e zolfo saranno sottoposte a test su larga scala. Il team di ricerca fa sapere che potrebbero essere impiegate per alimentare case e piccoli uffici o per le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici. E in quel caso sarebbe una bella svolta.
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Fonte: MIT
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