Una tempesta geomagnetica di livello G3 in arrivo: espulsioni di massa coronale cannibale si dirigono verso la Terra, promettendo spettacolari aurore e potenziali conseguenze
Alle prime ore di oggi, 1° dicembre 2023, un evento astronomico straordinario ha iniziato a influenzare il nostro pianeta. Un’imponente espulsione di massa coronale (CME) ha raggiunto il campo magnetico terrestre, causando un’oscillazione di 36 nT rilevata dal magnetometro dell’USGS situato a Frericksberg, in Virginia. Questo potrebbe essere solo l’inizio di una serie di eventi solari eccezionali.
L’astrofisico Tony Phillips, ha rivelato che questo potrebbe essere il primo di due CME diretti verso la Terra. Questa ipotesi è stata confermata dal Space Weather Prediction Center della NOAA, che ha previsto l’arrivo imminente di una seconda CME di tipo “cannibale”. Tale fenomeno potrebbe scatenare una potente tempesta geomagnetica di livello G3, capace di generare aurore mozzafiato. Questi eventi sono spesso associati a macchie solari, come la recente AR3500, che il 28 novembre ha generato un brillamento solare di classe M9.8.
La NOAA ha ulteriormente spiegato che una CME cannibale è un fenomeno in cui una CME veloce ingloba e incorpora una o più CME più lente. Questo processo porta alla formazione di campi magnetici intensi e aggrovigliati, che al contatto con l’atmosfera terrestre possono provocare aurore di straordinaria bellezza. Si prevede che la tempesta geomagnetica risultante possa raggiungere un’intensità classificata come forte.
Le tempeste geomagnetiche e le loro conseguenze
Queste tempeste sono il risultato di eventi solari intensi, come i brillamenti, che emettono grandi quantità di particelle ad alta energia. Queste particelle, una volta entrate in contatto con il campo magnetico terrestre, causano perturbazioni e distorsioni nella magnetosfera terrestre. Gli effetti possono essere vari, come blackout temporanei nelle reti elettriche e nei sistemi di comunicazione satellitari, oltre alla formazione delle affascinanti aurore polari. Durante l’ultimo evento di classe G3, avvenuto il 5 novembre, si sono verificate aurore particolarmente luminose, visibili anche in Italia.
Gli impatti di una tempesta geomagnetica G3 possono essere molteplici. Tra questi vi sono possibili interruzioni e problemi nei sistemi di alimentazione elettrica, nonché falsi allarmi nei sistemi di protezione. I veicoli spaziali possono subire problemi di accumulo di carica superficiale e potrebbero richiedere correzioni di orientamento. Anche i sistemi di navigazione satellitare e le comunicazioni radio a bassa e alta frequenza possono risentirne, con possibili interruzioni intermittenti.
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Fonte: NOAA
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