I brillamenti solari X7.1 e X9.05, tra i più potenti degli ultimi anni, hanno prodotto espulsioni di massa coronale dirette verso la Terra: previste aurore spettacolari e possibili interferenze nelle comunicazioni radio nelle prossime ore a causa della tempesta geomagnetica
Un forte brillamento solare di classe X7.1 ha raggiunto il suo picco il 1° ottobre alle 22:20 UTC (00:20 ora italiana) , generando un blackout radio (livello R3) a livello globale. L’eruzione è avvenuta nella regione complessa delle macchie solari 3842, situata quasi al centro del disco solare rivolto verso la Terra. Questo evento segna il secondo più potente brillamento del corrente Ciclo Solare, un significativo balzo nell’attività solare dopo un periodo relativamente tranquillo.
Nonostante ci si potesse aspettare una violenta eruzione, il brillamento X7.1 ha prodotto solo una moderata espulsione di massa coronale (CME), confermata dalle immagini del coronografo SOHO/LASCO. Tuttavia, c’è una componente diretta verso la Terra, che sebbene non sembri particolarmente intensa, ha spinto il NOAA a emettere un’allerta per una tempesta geomagnetica di livello G3 per il 4 ottobre. Le stime attuali indicano che l’espulsione dovrebbe colpire la Terra nella serata europea del 4 ottobre, anche se l’intensità e il momento esatto restano incerti.
Un altro potente brillamento: la regione 3842 continua a sorprendere
Come se non bastasse, la stessa regione ha prodotto un brillamento ancora più intenso: un X9.05 alle 12:18 UTC (14:18 ora italiana) il più forte degli ultimi sette anni, superando qualsiasi evento avvenuto dal ciclo solare precedente. Questo brillamento ha generato un’altra espulsione di massa coronale, anch’essa diretta verso la Terra. Le immagini del coronografo mostrano una situazione complessa con più eruzioni simultanee, tra cui una che si sospetta possa provenire da una regione non visibile.
Nonostante queste previsioni, gli scienziati ritengono che non ci si debba aspettare fenomeni aurorali intensi come quelli registrati a maggio, ma la doppia espulsione renderà certamente interessante l’osservazione del cielo nelle prossime ore.
La prima espulsione dovrebbe colpire la Terra nelle prossime 24 ore, seguita dalla seconda il giorno successivo. È probabile che questo evento geomagnetico generi aurore visibili nelle alte latitudini, con la possibilità di estendersi a regioni più a sud se l’intensità della tempesta geomagnetica si confermerà elevata.
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Fonte: NASA
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