Il James Webb Space Telescope ha osservato un punto interrogativo nello spazio profondo: l’immagine è stata catturata “sotto” quella di due giovani stelle in formazione. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ipotizza sia una sorta di “illusione ottica” ma promette comunque di indagare sul curioso evento
L’Universo ci fa delle domande? Sembrerebbe così a vedere l’immagine di un “punto interrogativo cosmico” immortalato dal James Webb Space Telescope che aveva catturato la spettacolare immagine di due giovani stelle in formazione.
Lo scorso 26 giugno il team del James Webb Space Telescope dell’Agenzia spaziale europea (Esa) ha rilasciato una stupenda immagine con dettagli mai avuti prima di due giovani stelle in formazione attiva situate a 1.470 anni luce dalla Terra nella costellazione della Vela. Nell’immagine, le stelle, denominate Herbig-Haro 46/47, sono circondate da un disco di materiale che le “nutre” per milioni di anni.
Ma proprio sotto quelle stelle, sullo sfondo si vede nettamente un oggetto che assomiglia a un gigantesco punto interrogativo. L’immagine ha fatto il giro del mondo.
Pensiamo potrebbe trattarsi di una coppia di galassie interagenti che si fondono insieme o di un allineamento casuale di un numero di galassie – scrive l’Esa sulle pagine social – La parte superiore sembra una galassia a spirale distorta, forse in fusione con una seconda galassia
🤔Many of you spotted the ‘cosmic question mark’ in our @esa_webb image of Herbig-Haro 46/47 last week and asked what it could be.
😎We think it could be a pair of interacting galaxies merging together, or a chance alignment of a number of galaxies. The upper part looks like a… https://t.co/K6NuoEIPZ3 pic.twitter.com/tfbwkrLpNf— European Space Agency (@esa) August 10, 2023
A supporto di questa ipotesi, l’ESA ha mostrato un’immagine del 2015 in cui si vede un gruppo di 3-4 galassie che sembrano anch’esse un punto interrogativo.
Sicuramente saranno necessarie ulteriori osservazioni in futuro per chiarire cosa sta succedendo qui!
promettono gli scienziati
Il James Webb Space Telescope è in grado di scrutare i confini più remoti dell’Universo, individuando galassie distanti fino a 13,4 milioni di anni luce che esistevano solo 420 milioni di anni dopo il Big Bang.
Non abbiamo dubbi quindi, che altri dettagli (e forse una spiegazione sicura) arriveranno presto.
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Fonti: Esa/X / Nasa
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