Che cos’è quel punto interrogativo cosmico immortalato dal telescopio spaziale Webb

Il James Webb Space Telescope ha osservato un punto interrogativo nello spazio profondo: l’immagine è stata catturata “sotto” quella di due giovani stelle in formazione. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ipotizza sia una sorta di “illusione ottica” ma promette comunque di indagare sul curioso evento

L’Universo ci fa delle domande? Sembrerebbe così a vedere l’immagine di un “punto interrogativo cosmico” immortalato dal James Webb Space Telescope che aveva catturato la spettacolare immagine di due giovani stelle in formazione.

Lo scorso 26 giugno il team del James Webb Space Telescope dell’Agenzia spaziale europea (Esa) ha rilasciato una stupenda immagine con dettagli mai avuti prima di due giovani stelle in formazione attiva situate a 1.470 anni luce dalla Terra nella costellazione della Vela. Nell’immagine, le stelle, denominate Herbig-Haro 46/47, sono circondate da un disco di materiale che le “nutre” per milioni di anni.

punto interrogativo cosmico telescopio webb

©NASA, ESA, CSA. Image Processing: Joseph DePasquale (STScI)

Ma proprio sotto quelle stelle, sullo sfondo si vede nettamente un oggetto che assomiglia a un gigantesco punto interrogativo. L’immagine ha fatto il giro del mondo.

punto interrogativo cosmico telescopio webb

©ESA/X

Pensiamo potrebbe trattarsi di una coppia di galassie interagenti che si fondono insieme o di un allineamento casuale di un numero di galassie – scrive l’Esa sulle pagine social – La parte superiore sembra una galassia a spirale distorta, forse in fusione con una seconda galassia

A supporto di questa ipotesi, l’ESA ha mostrato un’immagine del 2015 in cui si vede un gruppo di 3-4 galassie che sembrano anch’esse un punto interrogativo.

punto interrogativo cosmico telescopio webb

©ESA

Sicuramente saranno necessarie ulteriori osservazioni in futuro per chiarire cosa sta succedendo qui!

promettono gli scienziati

Il James Webb Space Telescope è in grado di scrutare i confini più remoti dell’Universo, individuando galassie distanti fino a 13,4 milioni di anni luce che esistevano solo 420 milioni di anni dopo il Big Bang.

Non abbiamo dubbi quindi, che altri dettagli (e forse una spiegazione sicura) arriveranno presto.

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Fonti: Esa/X / Nasa

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