Tutti pronti con gli occhi al cielo stasera 29 settembre, quando nel firmamento brillerà la Superluna del Raccolto, la splendida luna piena di settembre, la prima di questo autunno nonchè l'ultima "gigante" di quest'anno. Non possiamo perdere uno spettacolo che si ripeterà solo tra un anno.
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Occhi al cielo stasera 29 settembre, quando nel firmamento brillerà la Superluna del Raccolto, la splendida luna piena di settembre, la prima di questo autunno e l’ultima “gigante” di quest’anno. Il nostro satellite è stato tecnicamente in fase di piena alle 11.58 ora italiana e ha raggiunto il perigeo ieri 28 settembre alle 3.05, ma potremo ammirarlo in cielo nel suo splendore solo dopo il tramonto. E sì, di fatto sarà una stupenda Superluna (tempo permettendo), ecco perchè.
Che significa Superluna e cosa vedremo stasera 29 settembre
La definizione di Superluna non è mai stata confermata dall’International Astronomic Union, quindi resta non ufficiale. Detto ciò, con Superluna si intende spesso quello che scriveva l’astrologo Richard Nolle nel 1979, secondo cui una luna piena o luna nuova è “super” se arriva ad almeno al 90% del suo massimo perigeo possibile.
In altre parole, è una Superluna una luna che dista dalla Terra non più di 361.885 km, misurata dai centri dei due corpi celesti. In realtà, poi, è Superluna anche una Luna Nuova prossima al perigeo, ma ovviamente questo è uno spettacolo che non vediamo.
La luna piena del 29 settembre disterà dalla Terra 361.552 km al perigeo. Siamo però “sul filo del rasoio”, in quanto in realtà sia il perigeo che la luna piena “tecnica” sono già passati e quindi questa distanza non è esattamente la stessa. Per questo Timeanddate non indica il 29 settembre come data di Superluna ma altre fonti, come l’UAI, sì.
In ogni caso i nostri occhi non percepiranno alcuna differenza e potranno ammirare – tempo permettendo – una splendida luna piena particolarmente grande e luminosa come per tutte le Superlune che si rispettino.
Perchè Luna del Raccolto
É così chiamata la Luna piena più vicina all’equinozio di autunno, che nel 2023 è arrivato il 23 settembre alle 8.50 ora italiana. Non è sempre quindi a settembre: ogni 3 anni circa cade nel mese di ottobre, come avvenuto nel 2020, quando è sorta in cielo il 1° ottobre.
I nativi americani la chiamavano così perché il grande lavoro di raccolta poteva essere prolungato anche di notte sotto la luce della luna piena, che quindi era molto amata. In particolare questo nome viene attribuito alla tribù degli Algonchini, la più numerosa.
Ma questa non era l’unica e infatti altre tradizioni si affiancano e a volte si sovrappongono. La Luna del Raccolto è chiamata per esempio anche Luna del mais, perché uno dei prodotti di settembre era proprio il mais.
Una luna davvero molto importante per le tribù dei nativi americani
Come spiega Timeanddate, in media, la luna piena sorge intorno al tramonto, circa 50 minuti dopo ogni giorno (e anche fino a 73 minuti in realtà), il tempo impiegato dalla Luna per attraversare tutte le fasi lunari. Ma quando una luna piena arriva vicino all’equinozio d’autunno, la luna nelle notti successive sorge più vicino all’ora del tramonto (alba anticipata).
Questo perché intorno all’equinozio d’autunno l’orbita del nostro satellite è “più parallela all’orizzonte”, e quindi il rapporto con l’orizzonte orientale da dove sorgono i corpi celesti non cambia molto di giorno in giorno.
Per le latitudini medio-temperate, in particolare, circa 20-25 minuti dopo ogni giorno per diversi giorni prima e dopo la luna piena del raccolto. Tale differenza potrebbe non sembrare molto, ma in realtà significa che, nelle notti dopo una Luna piena del Raccolto, il nostro satellite sorge a est relativamente presto dopo il tramonto, il che potrebbe risultare in un suggestivo spettacolo (tempo permettendo), ovvero un incredibile chiaro di luna ad inizio serata (un motivo in più che avevano i nativi americani per amarla, visto che rendeva le notti di raccolto meno buie).
Per latitudini settentrionali molto elevate, invece, c’è ancora meno tempo: ad esempio, ad Anchorage, in Alaska (61 gradi di latitudine nord) la luna sorgerà quasi alla stessa ora per una settimana.
E questo per le tribù antiche era importantissimo: il sorgere precoce della luna per alcuni giorni intorno all’equinozio significava che gli agricoltori potevano lavorare e raccogliere i loro raccolti per un tempo più lungo la sera.
Non perdiamo quindi questo spettacolo, così bello e anche così carico di significato (nella mappa il cielo del 29 settembre alle 21.00 circa).
Anche perchè la prossima Superluna è prevista tra un anno, il 19 agosto 2024.
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Fonti: Timeanddate/Supermoon / Astropixels/UAI / Timeanddate/Harvest Moon
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