L’ultima superluna del 2020: come e quando ammirare oggi la splendida Luna piena dei Fiori

Il cielo ci regala incredibili spettacoli in questi giorni e dopo il picco delle Eta Aquaridi splende una nuova Superluna, l'ultima del 2020. È la Luna dei Fiori per i nativi americani e per noi resta un’imperdibile emozione.

Il cielo ci regala incredibili spettacoli in questi giorni e dopo il picco delle Eta Aquaridi splende una nuova Superluna, l’ultima del 2020. È la Luna dei Fiori per i nativi americani e per noi resta un’imperdibile emozione.

I nativi americani, e in particolare la tribù degli Algonchini che abitavano gli attuali Usa nord-orientali, la chiamavano Luna dei Fiori a causa dell’abbondanza dei fiori nel mese di maggio. In altre tradizioni è invece la Luna del Latte o della Semina del Mais.

E in questo doloroso 2020, ma che ora vede una speranza, sarà più “vicina” e apparirà dunque più grande (anche se non lo è veramente). Il 7 maggio, alle nostre 12:45, sarà Luna Piena e il nostro satellite naturale sarà a 361.184 km di distanza dalla Terra, contro una media di 384.400 km.

Poche ore di differenza, quando sarà buio, non cambieranno la nostra percezione (nella mappa il cielo del 7 maggio alle 22 circa).

superluna 7 maggio 2020

Il termine Superluna non è tra le denominazioni ufficiali dell’International Astronomical Union. Tuttavia, come spiega la Nasa, sulla base della definizione dell’astrologo Richard Nolle del 1979, una Superluna è una Luna piena entro il 90% del perigeo, ovvero il punto di minima distanza della Terra in una data orbita.

Nel 2020, la luna oscilla tra i 406.692 km registrati il 24 marzo e 356.907 km  del 7 aprile. Il 7 maggio il nostro satellite può dirsi quindi Superluna, l’ultima delle 4 ammirate in questo 2020:

  • Luna piena (9 febbraio 2020): 362.479 km
  • Luna piena (9 marzo 2020): 357.404 km
  • Luna piena (8 aprile 2020): 357.035 km
  • Luna piena (7 maggio 2020): 361.184 km

Non sarà più grande davvero, ma, con un cielo sereno, potrebbe apparire così, dandoci la sensazione che anche il nostro satellite è “vicino a noi”.

Pronti allo spettacolo?

Fonti di riferimento: Nasa

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