Francesca Mancuso Suoni da brivido. Sono le voci che, nell'oscurità dell'universo, gli strumenti della Nasa hanno captato. Oggi, per celebrare Halloween, l'Agenzia spaziale americana li ha raccolti in un'insolita compilation, degna dei migliori film di fantascienza
Suoni da brivido. Sono le voci che, nell’oscurità dell’universo, gli strumenti della Nasa hanno captato. Oggi, per celebrare Halloween, l’Agenzia spaziale americana li ha raccolti in un’insolita compilation, degna dei migliori film di fantascienza.
In realtà sono tutt’altro che finti, sono reali e anche se non riusciremo mai a sentirli dal vivo possiamo accontentarci di ascoltarli tramite gli strumenti che li hanno captati con le loro orecchie elettroniche.
Anche se Halloween è una festa lontana dalla nostra tradizione, l’idea della Nasa è certamente originale. Alcuni veicoli spaziali dispongono di strumenti capaci di catturare le emissioni radio. Quando gli scienziati li convertono in onde sonore, i risultati sono davvero inquietanti.
“In tempo per Halloween, abbiamo messo insieme una compilazione di “suoni” sfuggenti di pianeti urlanti e di fischi che di sicuro vi faranno venire la pelle d’oca!” dice la Nasa tramite il suo sito web.
Le tracce audio che potete ascoltare di seguito mettono insieme i suoni più disparati. La navicella Juno, ad esempio, ha registrato il ruggito di Giove quando ha attraversato il confine dell’immenso campo magnetico del pianeta, il 24 giugno 2016.
Vi sono poi le onde di plasma delle fasce di Van Allen e le emissioni radio di Saturno, monitorate dalla sonda Cassini. Le onde radio sono strettamente legate alle “aurore” che si creano vicino ai poli del pianeta un po’ come accade con le aurore boreali terrestri.
Spazio anche alle comete e al loro caratteristico suono. Il 14 febbraio 2011, durante il suo flyby, il suo avvicinamento alla cometa Tempel 1, uno strumento della navetta spaziale Stardust è stato colpito da particelle di polvere e piccole rocce, come si può ascoltare dalla traccia audio.
Qui tutte le tracce audio preparate dalla Nasa:
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Suoni a noi sconosciuti ma non per questo meno suggestivi.
Francesca Mancuso
