Il nuovo anno si apre con una spettacolare pioggia di stelle cadenti: la notte appena trascorsa è stato possibile scorgere, alzando il naso all’insù, le Quadrantidi, una pioggia di meteore proveniente dall'asteroide 2003 EH1. Dopo centinaia di anni di rotazione in orbita intorno al Sole, entreranno nella nostra atmosfera a 90mila miglia all’ora, bruciandosi a 50 miglia sopra la superfice terrestre.
Il nuovo anno si apre con una spettacolare pioggia di stelle cadenti: la notte appena trascorsa è stato possibile scorgere, alzando il naso all’insù, le Quadrantidi, una pioggia di meteore proveniente dall’asteroide 2003 EH1. Dopo centinaia di anni di rotazione in orbita intorno al Sole, entreranno nella nostra atmosfera a 90mila miglia all’ora, bruciandosi a 50 miglia sopra la superfice terrestre.
A Gennaio, infatti, la Terra comincia a incontrare regioni sempre più dense delle polveri dell’asteroide e di conseguenza il numero delle meteore aumenterà gradualmente fino a raggiungere un picco che per poche ore, che può arrivare anche a contare 150-200 stelle candenti ogni ora.
Le Quadrantidi, spiega l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), portano il nome della costellazione usata come riferimento nel passato, quella del Quadrante. Ma oggi la porzione di cielo interessata è quella di Boote. Proprio per questo, le meteore sono note anche con il nome di Bootidi.
“Il radiante è osservabile per tutta la notte, ma molto basso sopra l’orizzonte fino a mezzanotte, e alla massima altezza (+65° circa) verso l’alba”, dice l’l’Unione Astrofili Italiani (Uai). “Quest’anno la loro visione non sarà del tutto favorevole per il nostro Paese, dato che la maggior frequenza è attesa al mattino del 4 gennaio tra le 7h e le 8h, ovvero quando da noi sarà già giorno. Non del tutto sfavorevole però, poiché il numero delle Quadrantidi in genere raggiunge stabilmente per circa quattro ore valori superiori alle 100 meteore/ora e si mantiene sopra le 50 per quasi 10 ore”, spiegano gli astrofili.
Forse per osservare il picco è troppo tardi, ma le Quadrantidi, in realtà, sono ben visibili dall’1 al 6 di gennaio. In ogni caso, quindi, il consiglio è sempre quello di andare fuori città per godersi lo spettacolo, dove l’inquinamento luminoso non può ostacolare l’osservazione del primo spettacolo stellare dell’anno.
Roberta Ragni