Splendente Mercurio! Sotto la sua superficie scoperto uno strato di diamante spesso ben 18 Km

Nuovi studi rivelano la presenza di uno spesso strato di diamante nel cuore di Mercurio, sfidando vecchie teorie e ampliando la nostra comprensione della differenziazione planetaria

Mercurio, il più piccolo dei pianeti del nostro sistema solare, ha sempre catturato l’attenzione degli astronomi con i suoi misteri e le sue peculiarità. Ma cosa direste se vi rivelassimo che, nascosto sotto la sua superficie oscura, si trova uno strato di diamante spesso ben 18 chilometri? Sì, proprio così: diamanti! Recenti studi hanno svelato che, sotto la crosta di grafite, c’è un tesoro scintillante che rivoluziona la nostra comprensione dei processi planetari.

Un nuovo studio pubblicato su Nature Communications da scienziati cinesi e belgi ha proposto l’esistenza di uno strato di diamante che può raggiungere uno spessore di 18 chilometri tra il nucleo e il mantello di Mercurio. Questa scoperta rappresenta un importante passo avanti nella comprensione dei processi di differenziazione planetaria, ossia come i pianeti sviluppano strati interni distinti.

Gli scienziati ipotizzano che questo strato di diamante si sia formato dalla cristallizzazione di un oceano di magma ricco di carbonio. Con il raffreddamento del pianeta, questo carbonio avrebbe formato una crosta di grafite. Lo studio mette in discussione l’idea che la grafite fosse l’unica fase stabile del carbonio durante questo processo.

Il dottor Yanhao Lin, del Center for High Pressure Science and Technology Advanced Research di Pechino, ha osservato che l’alto contenuto di carbonio di Mercurio potrebbe avere significative implicazioni. Utilizzando esperimenti ad alta pressione e temperatura, combinati con modelli termodinamici, i ricercatori hanno ricreato le condizioni interne del pianeta. Hanno raggiunto pressioni fino a 7 Giga Pascal, studiando le fasi di equilibrio dei minerali di Mercurio.

Il ruolo dello zolfo nella formazione dello strato di diamante

diamanti mercurio

@Nature

La presenza di zolfo nel nucleo di ferro di Mercurio ha giocato un ruolo cruciale nella cristallizzazione dell’oceano di magma. Lo zolfo abbassa la temperatura del liquidus, facilitando la formazione dello strato di diamante. Inoltre, ha contribuito alla creazione di uno strato di solfuro di ferro, influenzando il contenuto di carbonio durante la differenziazione planetaria.

Lo strato di diamante, grazie alla sua alta conducibilità termica, ha un impatto significativo sulla dinamica termica di Mercurio e sulla generazione del campo magnetico. Questo strato facilita il trasferimento di calore dal nucleo al mantello, influenzando i gradienti di temperatura e la convezione nel nucleo esterno liquido, che a sua volta incide sul campo magnetico.

Le scoperte potrebbero avere implicazioni anche per la comprensione di altri sistemi esoplanetari ricchi di carbonio e di pianeti terrestri simili a Mercurio. I processi osservati su Mercurio potrebbero verificarsi anche su altri pianeti, lasciando firme simili. Lo studio conclude che strati di diamante simili potrebbero esistere su altri pianeti terrestri, sebbene le condizioni debbano essere esattamente corrette.

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Fonte: Nature 

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