La sonda europea Juice è appena partita verso Giove: esplorerà il gigante gassoso e le sue lune 

È appena iniziato il lunghissimo viaggio che porterà la sonda Juice dell'ESA alla volta di Giove. L'attesissima missione andrà a caccia di tracce di vita sulle lune del pianeta gassoso

Dopo il rinvio legato al maltempo, la sonda dell’Agenzia spaziale europea (ESA), è partita per andare alla scoperta di Giove. Il lancio è avvenuto dallo spazioporto di Kourou, nella Guyana francese, alle 14:14 (ora italiana), a bordo del vettore Ariane 5.

Prima che la sonda riesca a raggiungere il gigante gassoso bisognerà aspettare ben 8 anni. Una vera e propria odissea… nello spazio. C’era grande fermento ed entusiasmo per l’avvio di questa missione di punta dell’ESA, il cui obiettivo è quello di esplorare Giove alla ricerca di ambienti abitabili per forme di vita extraterrestri.

La sonda Juice – che sta per Jupiter Icy Moons Explorer – indagherà da vicino l’atmosfera e la magnetosfera e osserverà tre delle sue lune galileiane: Europa, Ganimede e Callisto. Queste nascondono enormi quantità di acqua sotto la loro superficie, più di quella che si trova nei nostri oceani. L’approdo sul quinto pianeta del Sistema Solare, a oltre 620 milioni di chilometri dalla Terra, è atteso nel 2031.

Per il nostro Paese si tratta di un traguardo molto importante. L’Italia, infatti, è in prima linea in questa ambiziosa missione per la quale l’ESA ha iniziato a lavorare nel 2004. Un terzo degli strumenti presenti a bordo sono stati ideati e realizzati da team italiani, in particolare dall’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) affiancata dalla comunità scientifica nazionale e dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).

Fra i dispositivi Made in Italy, fondamentali per l’esplorazione di Giove, vi sono: il Radar RIME, la camera JANUS e lo strumento di Radio Scienza 3GM. Il nostro Paese ha contribuito costruendo anche i pannelli solari di Juice, i più grandi mai andati nello spazio.

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Fonti: ESA/ASI

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