Scoperta nel deserto l’unica pianta al mondo che può crescere anche su Marte

Scoperta una pianta che potrebbe crescere su Marte: il muschio Syntrichia caninervis si dimostra un promettente candidato per la colonizzazione del Pianeta Rosso

E se una pianta potesse crescere su Marte? Come cambierebbe il nostro approccio alla colonizzazione dello Spazio? Il muschio desertico Syntrichia caninervis potrebbe essere la risposta. Questo straordinario muschio sopravvive a condizioni estreme che ricordano quelle marziane, come temperature glaciali e radiazioni intense. Potrebbe davvero diventare la chiave per creare habitat sostenibili su Marte?

Questo muschio, celebre per la sua resistenza a temperature glaciali fino a -196 gradi e a livelli di radiazioni gamma letali per la maggior parte delle altre forme di vita, si è dimostrato capace di sopravvivere e crescere nelle condizioni simulate del Pianeta Rosso.

Le condizioni su Marte, con un’atmosfera sottile composta principalmente da anidride carbonica e una pressione atmosferica inferiore all’1% di quella terrestre, rendono difficile qualsiasi forma di vita. Tuttavia, Syntrichia caninervis ha mostrato una notevole capacità di adattamento. I ricercatori hanno spiegato:

I nostri studi dimostrano che la resistenza ambientale di S. caninervis supera quella di microrganismi e tardigradi noti per la loro tolleranza allo stress.

Questo muschio rappresenta un promettente candidato come pianta pioniera per la colonizzazione di ambienti extraterrestri, gettando le basi per la costruzione di habitat umani sostenibili oltre la Terra.

Durante i test, Syntrichia caninervis è stata conservata a -80 gradi per tre o cinque anni e a -195 gradi per 15 e 30 giorni. Dopo lo scongelamento, le piante sono state in grado di rigenerarsi e crescere. È emerso che la disidratazione prima del congelamento accelerava il recupero del muschio.

Una pianta pioniera per la terraformazione di Marte

I ricercatori hanno anche sottoposto Syntrichia caninervis a varie dosi di radiazione, scoprendo che sopravviveva e prosperava fino a 500 Gray (Gy), mentre gli esseri umani solitamente muoiono dopo un’esposizione a circa 8 Gy. La pianta è stata esposta a temperature tra -60 e 20 gradi, bassa pressione atmosferica, aria composta al 95% da CO2 e alti livelli di radiazione ultravioletta. Quando essiccata prima dell’esposizione, il muschio mostrava un tasso di recupero del 100% dopo 30 giorni.

Secondo lo studio, Syntrichia caninervis potrebbe facilitare gli sforzi di terraformazione su Marte, contribuendo alla produzione di ossigeno, alla sequestro del carbonio e alla fertilità del suolo. Questo muschio potrebbe quindi guidare i processi atmosferici, geologici ed ecologici necessari per altre piante e animali, facilitando la creazione di nuovi ambienti abitabili per la colonizzazione umana a lungo termine.

Sebbene ci sia ancora molta strada da fare per creare habitat autosufficienti su altri pianeti, lo studio dimostra il grande potenziale di Syntrichia caninervis come pianta pioniera per la crescita su Marte. I ricercatori auspicano che questo muschio possa essere testato ulteriormente su Marte o sulla Luna, per esplorare ulteriormente le sue capacità di crescita nello spazio e le sue potenzialità per la colonizzazione umana.

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Fonte: The Innovation

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