Da luglio a settembre 2021 la rotazione terrestre è stata più lenta: dovremmo forse “aggiustare” i nostri orari
Dopo aver “corso” nel 2020, da luglio a settembre di quest’anno la rotazione terrestre è stata più lenta: nulla di più normale, ma dovremo forse “aggiustare” i nostri orari.
0,05 millisecondi in più al giorno dal 1 luglio al 30 settembre: nessuna stranezza e nulla di preoccupante, perchè la rotazione del pianeta non è del tutto costante, influenzata dalle variazioni della pressione atmosferica, dei venti, delle correnti oceaniche e del movimento del nucleo.
Ma chiaramente sarebbe impossibile “star dietro” ad ogni singola variazione, magari millesimale come quest’ultima registrata nell’estate 2021: gli orologi atomici ultra precisi usati a livello planetario misurano infatti il Tempo Universale Coordinato (UTC) con cui ognuno imposta i propri orologi, ma non sarebbe possibile modificarlo in continuazione.
Per questo è stato stabilito che solo quando l’ora astronomica, impostata dal tempo impiegato dalla Terra per compiere una rotazione completa, devia dall’UTC di oltre 0,4 secondi, l’UTC viene modificato in accordo.
Fino ad ora, questi aggiustamenti consistevano nell’aggiungere un secondo intercalare all’anno alla fine di giugno o dicembre, riportando in linea l’ora astronomica e l’ora atomica. Nel 2015, per esempio, abbiamo vissuto un secondo in più aggiunto al 30 giugno. L’ultima modifica è arrivata nel 2016, quando a Capodanno alle ore 23, 59 minuti e 59 secondi, è stato aggiunto un secondo intercalare.
Il 2020, invece, è durato meno di quanto pensassimo (anche se ci è sembrato un’eternità…): la Terra ha infatti battuto 28 volte il precedente record di giorno astronomico più breve, stabilito nel 2005.
Il giorno più corto di quell’anno, il 5 luglio, ha visto la Terra completare una rotazione di 1,0516 millisecondi più veloce rispetto allo standard di 86.400 secondi. Ma il 9 luglio 2020 il nostro pianeta ha completato un giro con 1.4602 millisecondi in anticipo.
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Ora la rotazione della Terra appare rallentata. La prima metà del 2021 è stata ancora veloce, con la lunghezza media di un giorno di 0,39 millisecondi in meno rispetto al 2020. Ma dall’1 luglio al 30 settembre le giornate si sono allungate a 0,05 millisecondi in più, in media, rispetto al 2020.
Come spiega TimeandDate, in realtà la Terra non sta più accelerando la sua rotazione, anche se ruota ancora a un ritmo più veloce della media. Sulla base dell’attuale velocità di rotazione, potrebbe essere necessario un secondo intercalare negativo fra circa 10 anni, a meno che il nostro Pianeta non “decida di cambiare idea”. Sulle accelerazioni e le decelerazioni della rotazione terrestre, infatti, non esistono attualmente modelli previsionali affidabili.
La decisione finale spetterà comunque all’International Earth Rotation and Reference Systems Service (IERS) di Parigi.
Fonte: TimeandDate
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