Un cielo pieno di stelle: uno scenario romantico che è sempre più difficile vivere a causa dell'inquinamento luminoso, anche questo prodotto dall'uomo. Che cerca di correre ai ripari creando le riserve di cielo, pezzi di firmamento dove le luci artificiali non ci sono, permettendo a tutti di essere davvero sotto le stelle
Un cielo pieno di stelle: uno scenario romantico che è sempre più difficile vivere a causa dell’inquinamento luminoso, anche questo prodotto dall’uomo. Che cerca di correre ai ripari creando le riserve di cielo, pezzi di firmamento dove le luci artificiali non ci sono, permettendo a tutti di essere davvero sotto le stelle.
Ma non solo occhi. Non è solo per loro la necessità di combattere l’inquinamento luminoso: questo infatti influisce negativamente sull’ambiente e può avere impatti anche mortali su tutta la natura, fauna e flora. In altre parole una varietà di creature, inclusi anfibi, uccelli, mammiferi, insetti e piante può risentire in modo molto pesante delle luci artificiali.
Da qui nasce la necessità di ritagliare degli spazi dove queste non ci sono. Come nelle riserve terrestri, anche in quelle celesti esistono delle regole. In particolare terre pubbliche e private devono avere una qualità eccezionale del cielo, della vista delle stelle e dell’ambiente notturno in generale e possono nascere solo attraverso la collaborazione di più gestori di terreni che riconoscono il valore di tutto questo.
Le riserve celesti, attualmente, sono 12, sparse tra Europa, America, Africa e Oceania, e sono certificate dall’International Dark Sky Association (Ida), un’organizzazione no-profit che si batte per la tutela del cielo notturno e l’abbattimento dell’inquinamento luminoso. Nessuna di loro però, purtroppo, si trova in Italia.
Ecco tutte le zone dove possiamo ancora dire “il cielo stellato sopra di me”.
1) Aoraki Mackenzie (Nuova Zelanda)
Credits: Fraser Gunn via International Dark Sky Association
La riserva è compresa tra l’Aoraki/Mt. Cook National Park e il Mackenzie Basin nell’isola meridionale della Nuova Zelanda. É stata proclamata nel 2012, ma già dall’inizio degli anni ’80 l’area era stata sottoposta a controlli sulle luci esterne.
2) Brecon Beacons National Park (Galles, Regno Unito)
Credits: Michael Sinclair
Il parco è in una zona molto particolare del Regno Unito: le pecore, infatti, sono circa 30 volte gli esseri umani. Pochi uomini, poco inquinamento luminoso, l’area è stata proclamata riserva di cielo nel 2013.
3) Central Idaho Dark Sky Reserve (Idaho, Usa)
Credits: Wally Pacholka/AstroPics.com via International Dark Sky Association
Ultima arrivata. Proclamata riserva di cielo nel 2017, la zona si estende da Ketchum/Sun Valley a Stanley, comprese le terre nelle contee di Blaine, Custer ed Elmore e l’area di Sawtooth. Con oltre 3.600 chilometri quadrati nel cuore dello stato dell’Idaho, la riserva è la terza più grande del mondo.
4) Exmoor National Park (Inghilterra, Regno Unito)
Credits: Dark Cloud Media via International Dark Sky Association
Designata nel 2011, la riserva è una delle tre del Regno Unito, nazione con il più alto numero di riserve di cielo, e si estende tra le contee di Somerset e Devon. L’attenzione sull’area si era accesa nel 2009, quando furono attivati molti programmi di conservazione nel corso dell’Anno Internazionale di Astronomia dell’Unesco.
5) Kerry (Irlanda)
Credits: Peter Cox via International Dark Sky Association
Situata nella penisola di Iveragh, nella contea del Kerry, è un’area di circa 700 chilometri quadrati, con circa 4000 residenti. Proclamata nel 2014, è una riserva particolarmente a riparo anche da altre fonti di inquinamento, in quanto “incastrata” tra l’Oceano Atlantico e le montagne del Kerry.
6) Mont-Mégantic (Québec, Canada)
Credits: Guillaume Poulin via International Dark Sky Association
Situata nell’area compresa tra le municipalità di Granit e Haut-Saint-François e la città di Sherbrooke, la riserva è la più antica del mondo, designata nel 2007. Il processo che ha portato alla nomina da parte dell’Ida ha contribuito ai controlli sull’inquinamento luminoso di 34 città della zona.
7) Moore’s Reserve (Inghilterra, Regno Unito)
Credits: South Downs National Park Authority via International Dark Sky Association
Proclamata nel 2016, la riserva si trova nel South Downs National Park, il più recente parco nazionale dell’Inghilterra, divenuto completamente operativo nel 2011. Il parco si estende per circa 140 km intorno alla St Catherine’s Hill vicino Winchester nell’Hampshire, a ovest fino a Beachy Head e a est fino all’East Sussex.
8) NamibRand Nature Reserve (Namibia)
Credits: Matthew Hodgson
Unica riserva celeste del continente africano, l’area è situata in Namibia, nazione appena sopra il Sud-Africa. Designata nel 2012, è anche una riserva “terrestre”, nata per preservare l’incredibile e unico ecosistema nel sud-ovest del deserto Namib.
9) Pic du Midi (Francia)
Credits: Paul Compère via International Dark Sky Association
Nata nel 2013, la riserva si trova in una zona montuosa della Francia meridionale, che attira circa 1,5 milioni di turisti all’anno. Abbraccia una vasta area che include il Pyrénées-Mont Perdu, Patrimonio dell’Unesco, e il Pyrénées National Park.
10) Rhön (Germania)
Credits: Werner Klug via International Dark Sky Association
Proclamata riserva di cielo nel 2014, si trova al centro di un’area più ampia della Rhön Biosphere Reserve, riserva naturale dal 1991, che si estende per 1720 chilometri quadrati, incluse le Rhön Mountains, dove si “incontrano” i tre stati della Germania federale Hesse, Bavaria e Thuringia.
11) Snowdonia National Park (Galles, Regno Unito)
Credits: Kris Williams (CC 2.0 via Flickr) via International Dark Sky Association
Esteso per oltre 2100 chilometri quadrati, il parco copre un’area pari a circa il 10% di tutto il Galles. La zona è quasi interamente montuosa ed è tra i luoghi con il cielo più scuro di tutto in Regno Unito meridionale.
12) Westhavelland (Germania)
Credits: Daniel Fischer via International Dark Sky Association
Il Westhavelland Nature Park è la più vasta area protetta dello Stato di Brandenburg della Germania federale, e include la più numerosa serie di zone paludose di ogni altro Paese europeo. Proclamata riserva di cielo 2014, la zona è ad appena 70 km a ovest di Berlino, la più popolosa città tedesca.
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Nel 2018 sono già previste diverse date entro le quali proporre una zona come riserva di cielo (29 gennaio, 26 marzo, 28 maggio, 23 luglio, 24 settembre, 26 novembre). Nel 2019 è già stata fissata la data del 29 gennaio. E chissà, magari prima o poi ce ne sarà una anche in Italia.
Roberta De Carolis