Il razzo cinese Long March 5B che tenendo il mondo con il fiato sospeso sta cadendo ed è stato fotografato in queste ore nei cieli di Roma
Il razzo cinese Long March 5B che tenendo il mondo con il fiato sospeso sta cadendo ed è stato fotografato in queste ore nei cieli di Roma. L’impatto dovrebbe avvenire nelle prossime ore: il nostro Sud Italia deve veramente avere paura? A quanto pare, fortunatamente, no. Anche perchè è bassa la probabilità che cada sul suolo di una qualunque area popolata.
Lo conferma l’EU Space Surveillance and Tracking (EU SST): il razzo che lo scorso 29 aprile ha portato in orbita il primo modulo della stazione spaziale Tiangong sta per fermare la sua corsa sul nostro Pianeta: la rete di sensori SST dell’UE sta osservando l’oggetto da vicino ei suoi radar hanno ridotto la finestra di rientro tra oggi e domani 9 maggio.
Il Dipartimento della Protezione Civile aveva diramato un comunicato lo scorso 6 maggio con il quale si annunciava la convocazione di un tavolo tecnico in quanto non era possibile escludere la remota possibilità che uno o più frammenti del satellite potessero cadere sul nostro territorio in particolare al Sud, dove 9 regioni sembravano le più a rischio.
Ancora oggi l’allerta resta (la prudenza non è mai troppa!) e di certo la foto del razzo nei cieli di Roma, pubblicata dal Virtual Telescope, è inquietante (sono però distanze astronomiche), ma il pericolo appare sempre più remoto. Vediamo perché.
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Siamo in #ComitatoOperativo per monitorare il rientro in atmosfera del razzo cinese. Per ora non si può escludere l'ipotesi che frammenti possano cadere sull'Italia. Le traiettorie possibili sono 3 su parte di 9 regioni del centro-sud: https://t.co/A7RAWN4ZlZ
Ore 22 del #7maggio pic.twitter.com/yqpO0e9ZF0— Dipartimento Protezione Civile (@DPCgov) May 7, 2021
Razzo cinese: dove cadrà?
“A causa della sua inclinazione (41,48 gradi), l’oggetto può rientrare entro la banda di latitudine ± 41,48 – scrive l’EU Space Surveillance and Tracking – In questa regione, la maggior parte della superficie terrestre è coperta dall’oceano o da aree disabitate, quindi la probabilità statistica di un impatto sul suolo nelle aree popolate è bassa”.
Dire che rischiamo seriamente di essere colpiti da pezzi di razzo, è oggettivamente, molto esagerato: una vicenda che i media italiani stanno dunque trattando con eccessivo allarmismo (“Chiudete le finestre”, “Come prepararsi alla caduta del razzo cinese”), omettendo parti importanti dell’allerta diramata alla Protezione Civile che invece è molto cauta.
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Certo è che il razzo è fuori controllo, quindi, per definizione, imprevedibile.
“Queste previsioni tuttavia sono accompagnate da incertezze poiché l’oggetto non è controllato e una stima migliore sarà possibile solo poche ore prima del rientro effettivo”.
Poche ore comunque sembrano effettivamente mancare e quindi immaginiamo che realmente a breve arriveranno notizie certe. Per ora – lo ribadiamo – la prudenza non è mai troppa ed è bene monitorare la situazione.
Il razzo ha infatti una massa stimata che va da 17 a 22 tonnellate e una dimensione di circa 30 m, il che lo rende uno dei più grandi detriti spaziali che rientrano, e quindi un problema, ribadisce la sorveglianza, che merita un attento monitoraggio.
“I sensori SST dell’UE continueranno a osservare l’oggetto e i centri operativi continueranno a eseguire analisi per produrre la migliore stima possibile per il luogo e l’ora di rientro previsti”.
Senza terrore però che veramente cada sulle nostre teste un pezzo di razzo.
Fonti di riferimento: EU SST / Dipartimento Protezione Civile/Twitter / Virtual Telescope
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