I programmi spaziali di Elon Musk stanno minacciando specie selvatiche vulnerabili

Elon Musk ha scelto un'area abitata da specie vulnerabili e le attività spaziali stanno mettendo a rischio la fauna.

Gli ambientalisti sono sempre più preoccupati per l’impatto degli esperimenti di SpaceX, la società fondata da Elon Musk per testare tecnologie poco costose che consentano di esplorare lo spazio.

Per il suo programma spaziale, Elon Musk ha scelto il sito di Boca Chica, al largo del Golfo del Messico, un luogo isolato dove poter fare esperimenti senza rischiare di danneggiare qualcuno.

Il sito però è circondato da terre protette che ospitano una gran varietà di animali selvatici, anche vulnerabili, e le continue esplosioni stanno mettendo in pericolo un delicato ecosistema.

L’area è infatti abitata da numerose specie di uccelli, tra cui i pivieri, da gattopardi in via d’estinzione ed è visitata ogni primavera da tartarughe marine che nidificano nella zona.

Tutto attorno al sito scelto da Elon Musk si trovano diversi appezzamenti di terra – incluso il parco statale di Boca Chica – gestiti dalla Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti per preservare la flora e la fauna.

Quando Musk ha annunciato di aver selezionato Boca Chica per i suoi test, in molti hanno visto un’opportunità e inizialmente erano state sollevate ben poche perplessità sul possibile impatto ambientale degli esperimenti.

L’attività di SpaceX è però aumentata gradualmente occupando sempre più terre delle zone umide, forse sconfinando in zone protette, e ora si temono impatti negativi importanti, non solo per la quantità enorme di CO2 rilasciata dai lanci, ma anche per le conseguenze sulla fauna selvatica.

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Jim Chapman, ambientalista di Save Rio Grande Valle, ha spiegato di non essere mai stato preoccupato come ora, nonostante lavori da 40 anni per proteggere il rifugio nazionale.

Per eseguire i test, Spacex può chiudere strade e spiagge per al massimo 300 ore. Quest’anno, l’associazione Save Rio Grande Valley ha denunciato la chiusura di strade, spiagge e accessi ai rifugi per oltre mille ore. Sono anche stati segnalati “intrusioni e sconfinamenti non autorizzati nei rifugi” e l’installazione di un canale di scolo che scarica nei siti di nidificazione dei pivieri.

Numerose associazioni e organizzazioni che lavorano a tutela dell’ambiente – tra cui Defenders of Wildlife e The Coastal Bend Bays & Estuaries Program – hanno notato una netta diminuzione dei nidi di pivieri e degli uccelli migratori e temono per il futuro.

Soprattutto si teme che nessuno intervenga per far rispettare le normative ambientali e proteggere l’ecosistema di uno dei luoghi più diversificati al mondo.

“La gente ama lo spazio, adora il clamore e il glamour dei razzi, ma tutto ha un prezzo. In passato potevamo contare sull’intervento del governo, ma ora non ne sono così sicuro – ha commentato Chapman.

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Fonte di riferimento: The Guardian

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