Il polo magnetico nord si sta spostando verso la Siberia e questo potrebbe mandare in tilt i sistemi di navigazione. E anche gli animali migratori dovranno fare in conti con questo mutamento
Il polo magnetico nord si sta spostando verso la Siberia e questo potrebbe mandare in tilt i sistemi di navigazione. E anche gli animali migratori dovranno fare in conti con questo mutamento
Il polo magnetico si sta muovendo più velocemente rispetto a qualsiasi momento nella storia umana e si sta allontanando dall’Artico canadese, spostandosi verso la Siberia. Ciò ha costretto gli scienziati ad aggiornare in anticipo il modello utilizzato, il World Magnetic Model (WMM).
Il WMM è una grande rappresentazione, una sorta di mappa, che traccia le posizioni dei poli magnetici della Terra ed è prodotto dal National Centers for Environmental Information e dalla British Geological Survey (BGS).
Periodicamente, ogni 5 anni, viene aggiornato proprio per adattarsi ai cambiamenti in atto. Ma anche se la scadenza di quello attuale era prevista per il 31 dicembre 2019, è stata necessaria una revisione anticipata, arrivata proprio in questi giorni.
“A causa di variazioni impreviste nella regione artica, gli scienziati hanno rilasciato un nuovo modello per rappresentare più accuratamente il cambiamento del campo magnetico tra il 2015 e oggi” spiega il Noaa. “Questo aggiornamento ‘fuori stagione’ prima del rilascio ufficiale del WMM2020 del prossimo anno garantirà una navigazione sicura alle applicazioni militari, le compagnie aeree commerciali, le operazioni di ricerca e soccorso”.
A scuola abbiamo imparato che tenendo in mano una bussola l’ago punta sempre verso il nord magnetico, che si trova vicino al Polo Nord. Per secoli, esso ha guidato navigatori ed esploratori in tutto il mondo eppure oggi adesso si sta spostando a una velocità di circa 50 km (30 miglia) all’anno.
Per noi, apparentemente non cambia nulla ma aerei, navigazione e animali migratori che usano il campo magnetico terrestre per orientarsi devono fare i conti con questi mutamenti.
Foto: Guardian
“Sappiamo dai registri delle vecchie navi che negli ultimi 400 anni, il polo nord magnetico si è spostato verso il nord del Canada. Fino al 1900, si muoveva forse di decine di chilometri, avanti e indietro “, ha detto Ciaran Beggan, geofisico del British Geological Survey di Edimburgo. “Ma negli ultimi 50 anni ha iniziato a muoversi verso nord, e negli ultimi 30 anni ha iniziato ad accelerare passando dai 5-10 km a 50 o 60 km all’anno. Ora si sta muovendo rapidamente verso la Siberia. “
La mappa che segue mostra la posizione del polo magnetico nord indicato da una stella bianca e della declinazione magnetica all’inizio del 2019.
Le conseguenze
Per noi, apparentemente non cambia nulla ma aerei, navigazione e animali migratori che usano il campo magnetico terrestre per orientarsi devono fare i conti con questi mutamenti. È particolarmente importante per organizzazioni come NASA, Federal Aviation Administration e chi utilizza i sistemi satellitari per il rilevamento e la mappatura, il tracciamento di satelliti/antenne e la gestione del traffico aereo.
Inoltre gli animali migratori hanno dei sistemi di navigazione naturali che usano proprio i poli magnetici per orientarsi nei loro lunghissimi viaggi e ora dovranno per forza di cose adattarsi a questi spostamenti e le conseguenze per gli ecosistemi sono incerte.
Anche le aziende di smartphone e di elettronica di consumo si affidano al WMM per fornire ai consumatori app precise per bussola, mappe e servizi GPS. Lo spostamento però influenza soprattutto coloro che navigano nell’Artico. Al di sotto dell’estremità settentrionale della Scozia, a latitudini inferiori a circa 55 gradi, il recente movimento del polo non porterà grosse differenze.
Si sposta anche l’aurora boreale
Da tempo gli scienziati sostengono che il campo magnetico terrestre si stia indebolendo, portandoli a pensare che si capovolgerà, con l’inversione dei poli nord e sud. Esaminando le rocce, i ricercatori sanno che un simile evento si è già verificato ma non negli ultimi 780.000 anni.
“Non è una questione di inversione, la domanda è quando si invertirà”, ha detto Daniel Lathrop, geofisico dell’Università del Maryland. In ogni caso non sarà un evento immediato, ma ci vorranno oltre 1.000.
Si tratta di fenomeni del tutto naturali. A lungo termine, il movimento del polo potrebbe diventare evidente perché interesserà i luoghi in cui ammirare l’aurora boreale. Essa infatti è centrata attorno al polo nord magnetico come un anello quindi lo seguirà passo passo nel suo cammino.
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Francesca Mancuso