Si tratta solo di una prima ipotesi, ma che potrebbe ribaltare le nostre conoscenze dei pianeti all'interno del Sistema Solare
All’interno del nostro Sistema Solare, potrebbe esserci un esopianeta di dimensioni simili a quelle terrestri ma finora rimasto sconosciuto: a sostenerlo è un team di astrofisici giapponesi, che ha appena pubblicato uno studio a riguardo.
La scoperta di nuovi pianeti
La ricerca di esopianeti (ovvero di pianeti che si trovano al di fuori del sistema solare) è molto complessa e si basa sostanzialmente sulla ricerca di cali di luce quando questi passano davanti alla stella attorno alla quale orbitano.
Questo sistema ha permesso agli astronomi di scoprire più di 5.500 esopianeti in una trentina d’anni, tuttavia non fornisce molte informazioni in merito alla natura di questi astri e alla loro storia.
Ma anche scoprire nuovi pianeti all’interno del nostro sistema solare e studiarli non è compito semplice per gli osservatori del cielo: solo in rari casi, il pianeta è abbastanza grande o vicino da essere visibile dalla Terra.
Un esempio di questo è Giove, il pianeta più grande del sistema solare: la sua massa corrisponde a due volte e mezzo la somma di quelle di tutti gli altri pianeti messi insieme.
Negli altri casi, si studiano i movimenti dei pianeti e degli astri già noti: se questi non si realizzano secondo i modelli gravitazionali immaginati dalla letteratura scientifica, vuol dire che c’è qualche altro pianeta non considerato che, con la sua massa e la sua forza di gravità, li influenza.
È il caso del pianeta Nettuno, scoperto grazie a una differenza fra l’orbita immaginata per il pianeta Urano e quella realmente seguita dal pianeta.
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Il nuovo pianeta
Proprio l’osservazione dei movimenti degli astri che si trovano all’interno della Fascia di Kuiper e le discrepanze fra la realtà empirica e i modelli immaginati dai ricercatori.
Eseguendo diverse simulazioni, i ricercatori giapponesi hanno determinato che un pianeta delle dimensioni della Terra potrebbe spiegare tali movimenti insoliti.
Il pianeta immaginato, della cui esistenza non si hanno foto né altre evidenze scientifiche, avrebbe da 1,5 a 3 volte la massa della Terra e si troverebbe su un’orbita inclinata di circa 30 gradi.
Quello proposto dagli astronomi è solo uno scenario basato sullo studio di modelli fisici: occorre una conoscenza più dettagliata della fascia di Kuiper e nuove osservazioni spaziali per dimostrare l’effettiva presenza di questo pianeta che, al momento, resta sconosciuto e senza nome.
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Fonte: The Astronomical Journal
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