Partita Dart, la prima missione spaziale che tenterà di colpire e deviare un asteroide

Qualche ora fa è partita Dart, la prima missione della NASA che avrà l’obiettivo di deviare la traiettoria un asteroide. Lanciata dalla base di Vandenberg in California a bordo di un razzo Falcon 9 di SpaceX (di Elon Musk), questa mattina la navicella ha intrapreso il suo lungo viaggio – di oltre 10 milioni di chilometri – che avrà una durata di 11 mesi.

Lo scopo della missione Dart – che sta per Double Asteroid Redirection Test – è schiantarsi contro Dimorphos, un asteroide di circa 170 metri di diametro, in orbita attorno al più grande Didymos, con il quale forma un sistema binario. Chiariamo subito, pero, che il corpo celeste non rappresenta una minaccia per il nostro Pianeta. Si tratta del primo esperimento di difesa planetaria mai tentato finora. 

“Lo scopo della missione è vedere se far schiantare intenzionalmente una navicella spaziale contro un asteroide è un modo efficace per cambiare il suo corso, nel caso in cui in futuro dovesse essere scoperto un asteroide in grado di minacciare la Terra” spiega la Nasa. 

Un microsatellite “Made in Italy” filmerà l’impatto

A bordo della navicella spaziale c’è anche l’Italia con LiciaCube, un microsatellite che dovrà avrà il compito di filmare e documentare l’impatto, che dovrebbe avvenire tra settembre e ottobre. LiciaCube (acronimo di Light Italian Cubesat for Imaging of Asteroids) è stato realizzato dall’azienda di Torino Argotec, in collaborazione e con il contributo dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Si tratta del primo microsatellite di questo tipo costruito da un team tutto italiano. 

Il piccolo cubesat LICIACube dell’Agenzia Spaziale Italiana – ha commentato il presidente dell’ASI Giorgio Saccoccia – avrà un compito altamente sfidante in questa missione di difesa planetaria unica nel suo genere che aprirà la strada a molte altre missioni. Non è un caso che tale incarico sia stato affidato all’Italia – unico partner internazionale della missione – a conferma della solidità dei rapporti bilaterali tra NASA ed ASI e dell’affidabilità dell’industria nazionale e del team scientifico composto da enti di ricerca ed università italiane.

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Fonti: NASA/Agenzia Spaziale Italiana

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