Una nuova macchia solare sta emettendo eruzioni solari, sempre più frequenti e spettacolari

Per diverse ore ieri il Sole è stato interessato da una serie di eruzioni, che hanno provocato brevi blackout radio

Ieri il Sole è stato interessato da una serie di intense eruzioni durate cinque ore, un fenomeno che ha avuto conseguenze anche sul nostro Pianeta. L’attività, altamente “frenetica” della nostra stella, è stata registrata dal Solar Dynamics Observatory (SDO) della Nasa. Nelle scorse ore è avvenuta una vera e propria raffica di brillamenti di classe M, classificati come “medio-grandi”, molto probabilmente generati da una nuova macchia solare. E negli ultimi tempi stiamo assistendo sempre più spesso a questi spettacolari fenomeni.

Durante quel lasso temporale si sono verificate almeno una mezza dozzina di esplosioni – spiegano gli esperti di SpaceWeather – Il luogo delle esplosioni è nascosto è quasi certamente una macchia solare instabile. Soltanto il 26 ottobre, otto lampi di radiazioni UV estreme hanno colpito la Terra, ionizzando la parte superiore della nostra atmosfera e causando brevi blackout radio a onde corte. Potrebbe essere un’interessante regione di macchie solari che ci porterà due settimane emozionanti mentre transita sul lato rivolto verso la Terra o decadrà prima che abbia la possibilità di produrre un’eruzione rivolta il nostro Pianeta? Il tempo ci darà le risposte.  

Gli scienziati avranno una visione migliore del fenomeno nei prossimi giorni. La rotazione del Sole, infatti, varia in base alla latitudine perché è una grande “palla di gas”, ma impiega 24 giorni terrestri per ruotare all’equatore e più di 30 giorni ai poli.

Costa sta succedendo al Sole?

Dopo 11 anni l’attività del Sole sta incrementando e ci troviamo agli albori del cosiddetto Solar Cycle 25. Solitamente l’inizio di un ciclo solare (che si verifica con una cadenza di undici anni) presenta un numero minore di eruzioni, che vanno ad aumentare man mano. Secondo gli esperti, il picco si raggiungerà intorno alla metà del 2025.

I forti brillamenti solari che raggiungono la Terra, se accompagnati da un flusso di particelle cariche noto come “espulsione di massa coronale”, può indurre problemi come il cortocircuito dei satelliti o il danneggiamento delle linee elettriche. Per prevedere gli effetti sul nostro Pianeta provocati dall’attività solare, gli scienziati monitorano il Sole costantemente attraverso sofisticati strumenti come il Solar Dynamics Observatory (SDO) della Nasa.

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Fonte: SpaceWeather.com

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