Trent'anni di ricerche e osservazioni del cielo hanno portato alla scoperta di migliaia di esopianeti di ogni forma e dimensione - a dimostrazione di quanto sia vasto l'universo che ci ospita
Da sempre l’essere umano ha avuto la tendenza e la curiosità di guardare aldilà dei propri confini terrestri, per comprendere se siamo i soli esseri senzienti nell’universo, nella speranza magari di trovare altre fonti di vita intelligente come la nostra. Esistono altri pianeti con condizioni simili al nostro e, quindi, atti a ospitare la vita? Cosa c’è fuori dal nostro Sistema Solare?
Sin dagli anni ’90 gli scienziati della NASA si sono occupati di cercare nuovi pianeti oltre a quelli già noti, che fanno parte del nostro Sistema Solare. Dopo oltre trent’anni di osservazioni compiute grazie a telescopi spaziali sempre più potenti, i ricercatori hanno annunciato l’individuazione di oltre 5.000 esopianeti – gli ultimi 65 annunciati solo un paio di giorni fa.
L’archivio della NASA registra tutti gli esopianeti che compaiono in articoli scientifici sottoposti a revisione paritaria, la cui presenza è stata confermata utilizzando metodi di rilevamento multipli o tecniche analitiche. Fra di essi vi sono piccoli mondi rocciosi (come la nostra Terra), ma anche giganti gassosi (come Giove o Saturno) o pianeti particolarmente caldi che ruotano vicinissimi alle loro stelle di riferimento.
Le dimensioni di questi “nuovi” pianeti sono le più disparate: si va da pianetini più piccoli del nostro satellite Luna, fino a giganti grandi sei volte Giove (considerato il pianeta più grande del nostro Sistema Solare). Oltre alle dimensioni, ciò che sorprende è anche il “comportamento” di molti di questi pianeti: alcuni ruotano in orbita attorno a due stelle contemporaneamente, altri continuano a girate attorno ai resti collassati di stelle morte.
Insomma, lo spazio è davvero infinito e il suo studio non finisce mai di riservare sorprese, come spiega la responsabile scientifico dell’archivio e ricercatore presso l’Exoplanet Science Institute della NASA Jessie Christiansen:
Quello raggiunto non è solo un numero. Ognuno di questi è un nuovo mondo, un pianeta nuovo di zecca. Mi emoziono per tutti perché non sappiamo nulla di loro.
Il primo esopianeta fu scoperto nel lontano 1995: si trattava di un pianeta gassoso gigante, grande circa la metà di Giove, che ruotava attorno ad una stella simile al nostro Sole con un’orbita estremamente ravvicinata – compiendo un giro completo intorno alla stella in soli quattro giorni (in pratica, un anno sul pianeta dura solo 96 ore!).
Nel corso degli anni i telescopi si sono fatti sempre più precisi ed efficienti e hanno portato alla scoperta di decine, centinaia di nuovi pianeti. Fino ad ora non sono state trovate tracce di vita oltre alla nostra, ma gli scienziati non escludono la possibilità che possano esistere altri esseri dotati di intelligenza, magari in una forma più primitiva rispetto a quella umana.
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Fonte: NASA
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