Marte: Curiosity potrebbe aver trovato le ‘molecole della vita’

Curiosity potrebbe aver trovato qualcosa di molto interessante su Marte. La Nasa è vicina ad annunciare una scoperta storica, come alcuni suoi rappresentanti l'hanno definita. Di che si tratta? È possibile che il rover che la Nasa ha spedito sul pianeta rosso abbia trovato tracce che possano far pensare alla presenza di vita

 Curiosity potrebbe aver trovato qualcosa di molto interessante su Marte. La Nasa è vicina ad annunciare una scoperta storica, come alcuni suoi rappresentanti l’hanno definita. Di che si tratta? È possibile che il rover che la Nasa ha spedito sul pianeta rosso abbia trovato tracce che possano far pensare alla presenza di vita.

La missione di Curiosity, con i suoi 10 strumenti, è proprio quella. Andare alla ricerca di eventuali segnali che possano confermare che non è solo la Terra il luogo privilegiato, dove può svilupparsi la vita, ma anche il cugino Marte. Il 3 dicembre a San Francisco la Nasa svelerà i dettagli della scoperta di Curiosity in occasione dell’incontro dell’American Geophysical Union.

Ma intanto ieri, nel corso dell’International aerospace day, svoltosi ieri a Roma all’Università La Sapienza, anche Charles Elachi, a capo del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, che gestisce la missione di Curiosity, ha anticipato che il rover potrebbe aver trovato semplici molecole organiche.

Da qui a dire che su Marte ci sia la vita, o che ci sia stata e ci sarà, è presto. Ma qualora la scoperta fosse confermata, l’uomo con l’aiuto dei robot, avrebbe trovato i mattoni che possono renderla possibile anche alle condizioni estreme di Marte. Nonostante sia il pianeta più simile al nostro di tutto il sistema solare, Marte ha un’atmosfera molto rarefatta e temperature medie superficiali basse, che oscillano tra i −140 °C e i 20 °C

curiosity2

Usando il suo laboratorio chimico, lo strumento SAM (Sample Analysis at Mars), Curiosity è andato alla ricerca di composti organici che contengono carbonio, ingrediente base della vita. All’opera dal 6 agosto scorso nei pressi del Cratere Gale, Sam ha scovato qualcosa di interessante in un campione di suolo prelevato dal braccio robotico di Curiosity. “Questi dati finiranno sui libri di storia,ha detto qualche giorno fa John Grotzinger, del Caltech di Pasadena. “Sembra qualcosa di veramente buono.”

E questa volta, potremmo essere davvero vicini ad una scoperta rivoluzionaria.

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram