Il 16 maggio abbiamo assistito ad una spettacolare eclisse di luna, parzialmente visibile anche in Italia. Ma non era una Superluna, anche se “ci andava vicino”, ecco perché. La prossima vera Superluna è proprio la luna piena di giugno
No, la Luna dei Fiori del 16 maggio non era una Superluna (ma ci ha regalato una splendida eclisse, parzialmente visibile anche in Italia). La sua distanza dalla Terra è stata infatti leggermente superiore a quanto previsto per una “vera” Superluna, fermo restando che questa definizione non è stata mai dall’International Astronomic Union.
Questa è stata infatti coniata dall’astrologo Richard Nolle nel 1979, secondo cui una luna piena o luna nuova deve arrivare almeno al 90% del suo massimo perigeo possibile per essere definita tale. In altre parole, è una Superluna quella in cui la distanza dalla Terra è di 361.885 km (o meno), misurata dai centri dei due corpi celesti.
Come si legge sull’Uai, quella del 16 maggio scorso è arrivata fino a 362.127 km da noi, quindi tecnicamente non lo è stata, anche se la definizione di Superluna è opinabile e mai formalizzata dall’International Astronomic Union.
E comunque questa minima differenza può comunque, in generale, farci apparire il nostro satellite in più grande perché più vicino a noi.
Le prossime superlune
Ricordiamo però che la sarà “molto più Super” la luna piena di giugno, attesa il 14 del mese, quando il nostro satellite arriverà a 357.658 km da noi.
Tempo permettendo, quindi, tra meno di un mese potremo alzare gli occhi al cielo e vedere una splendida e “grande” luna piena nel firmamento.
E non finisce qui, perché un’altra Superluna ci attende il 13 luglio, a distanza ancora più ravvicinata (357.418 km).
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Fonte: Timeanddate
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