Nuova giornata storica per l'India e l'astrosifica: è stato appena lanciato il razzo della missione Aditya-L1, che svelerà i misteri ancora sconosciuti del nostro Sole
A circa una settimana dallo storico atterraggio sul suolo lunare, l’India è partita alla “conquista” del Sole. La prima missione spaziale, chiamata Aditya-L1 e finalizzata all’esplorazione della stella madre del Sistema Solare, è stata avviata oggi. Il lancio della sonda è avvenuto dal Centro spaziale Sriharikota alle 11.50 (ora locale); a bordo trasporta una serie di sofisticati strumenti scientifici progettati per indagare vari aspetti del Sole e del suo comportamento.
Huge Congratulations to ISRO – Indian Space Research Organisation on truly successful launch of #AdityaL1, India's ambitious mission to study the sun. The entire nation is super excited & feel extremely proud of our super scientists and expert engineers! Extending wishes for accomplishing all pre-set objectives!#AdityaL1Launch #ISRO #PSLVC57
Posted by Kiren Rijiju on Saturday, September 2, 2023
Come annunciato in diretta dall’Indian Space Research Organization (ISRO), le operazioni sono andate per il meglio.
“Lancio avvenuto con successo, tutto normale” ha annunciato un funzionario, rassicurando il team di scienziati che si sono lasciati andare a un fragoroso applauso.
https://www.facebook.com/ISRO/posts/pfbid0cB3Eppj2ZaeRY5f59HvEg4gwMJxQ74S9oGAWro2NuYKT2t6NE74exF8Tdzfz2dgPl
Gli obiettivi della missione
La missione Aditya-L1 – il cui nome è un omaggio alle divinità indù – viaggia sul razzo PSLV XL da 320 tonnellate progettato dall’ISRO per percorrere 1,5 milioni di km nell’arco di quattro mesi. L’obiettivo è quello di indagare una serie di caratteristiche e comportamenti del Sole, in particolare l’alta atmosfera solare, i brillamenti, i venti solari e il problema del riscaldamento coronale.
Grazie a questa nuova esplorazione, l’umanità potrà avere informazioni inedite sulle dinamiche delle espulsioni di massa coronale, un fenomeno periodico che può causare delle potenti tempeste geomagnetiche in grado di compromettere satelliti e di interferire con le comunicazioni radio e apparecchiature elettroniche.
“Ci aiuterà anche a capire come accadono queste cose e, in futuro, potremmo non aver bisogno di un sistema di allarme” spiega l’astrofisico indiano Somak Raychaudhury.
Se tutto dovesse andare secondo i piani previsti, il Sole avrà meno segreti per l’umanità!
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Fonte: ISRO
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