I nostri cieli sono sempre più illuminati, ma non è una buona notizia. L'inquinamento luminoso sta spazzando via l'oscurità quasi ovunque. Le osservazioni satellitari effettuate dai ricercatori per 5 anni consecutivi hanno rivelato che l'area della Terra illuminata artificialmente è cresciuta del 2% all'anno dal 2012 al 2016
I nostri cieli sono sempre più illuminati, ma non è una buona notizia. L’inquinamento luminoso sta spazzando via l’oscurità quasi ovunque. Le osservazioni satellitari effettuate dai ricercatori per 5 anni consecutivi hanno rivelato che l’area della Terra illuminata artificialmente è cresciuta del 2% all’anno dal 2012 al 2016.
L’inquinamento luminoso è dannoso per l’ambiente, la vita animale e gli esseri umani. E la situazione è anche peggiore rispetto a quanto stimato visto che il sensore utilizzato nello studio non era in grado di rilevare parte dell’illuminazione a LED che si sta diffondendo sempre di più, in particolare la luce blu.
Il team ha utilizzato lo strumento VIIRS (Visible Infrared Imaging Radiometer Suite) presente sul satellite meteorologico Suomi per misurare il cambiamento delle emissioni luminose globali tra ottobre 2012 e ottobre 2016. Si tratta del primo radiometro satellitare calibrato per misurare le luci notturne.
Le osservazioni indicano livelli stabili di luce notturna negli Stati Uniti, nei Paesi Bassi, in Spagna e in Italia. Ma l’inquinamento luminoso è quasi certamente in aumento in questi paesi proprio per via della luce blu, secondo Christopher Kyba del German research centre for geosciences, autore principale dello studio pubblicato su Science Advances.
Kyba ha esaminato la diffusione di luci artificiali e il modo in cui influiscono sulle nostre notti, e come ex membro del consiglio di amministrazione della International Dark Sky Association, sostiene anche l’uso di pratiche di illuminazione migliori. Ma ieri ha rivelato a Science Advances. che siamo molto lontani dall’obiettivo dei cieli bui e stellati.
Qui di seguito le mappe del mondo che mostrano i tassi di variazione dell’area illuminata (a sinistra) e la luminosità misurata di ciascun paese (a destra) nel periodo che va dal 2012 al 2016. I colori più caldi in ogni mappa corrispondono a più alti tassi di cambiamento. L’Australia è un caso strano: gli incendi boschivi hanno aumentato l’area illuminata del paese, ma questo effetto non è stato incluso nell’analisi.
Tra il 2012 e il 2016, l’area illuminata artificialmente è cresciuta del 9,1%, con un incremento annuo di circa il 2,2%. Inoltre, anche le aree già illuminate sono diventate più luminose del 2,2% all’anno. Solo pochissimi luoghi mostrano una diminuzione dell’illuminazione, soprattutto paesi devastati dalla guerra come la Siria e lo Yemen, mentre alcuni degli stati già più illuminati sono rimasti stabili, tra cui Spagna, Italia e Stati Uniti. Con poche eccezioni, tutti i paesi in Asia, Africa e Sud America emettono molta più luce oggir rispetto a cinque anni fa.
Ciò di per sé non è inaspettato, l’illuminazione artificiale è un indicatore della crescita della ricchezza e della popolazione.
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Kyba e i suoi colleghi raccomandano di evitare le luci abbaglianti ogni volta che è possibile – scegliendo l’ambra sui cosiddetti LED bianchi e usando modi più efficienti per illuminare luoghi come parcheggi o strade cittadine.
Francesca Mancuso