Hycean planets: scoperti nuovi pianeti molto diversi dal nostro, dove potrebbe esserci vita

Nei prossimi due o tre anni potremmo avere conferma dell'esistenza della vita fuori dal nostro Sistema Solare

I ricercatori dell’Istituto di astronomia dell’Università di Cambridge hanno scoperto alcuni nuovi pianeti, chiamati Hycean planert, dove potrebbe esserci vita.

Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal, gli Hycean planet possono avere dimensioni 2,6 volte maggiori della nostra Terra,  una massa fino a dieci volte quella della Terra e temperature atmosferiche che possono arrivare a 200°C.

Il loro nome deriva da “hydrogen” e “ocean”, poiché la loro superficie è ricoperta da oceani e l’atmosfera è ricca di idrogeno. Dall’identificazione del primo esopianeta, quasi trent’anni fa, sono stati scoperti migliaia di altri pianeti fuori dal nostro sistema solare. Per capire se su tali pianeti possa esserci vita, i ricercatori in genere analizzano le loro caratteristiche confrontandole con quelle terrestri, dando per scontato che sia più probabile trovare forme di vita su pianeti che abbiano dimensioni, massa, temperatura e composizione atmosferica simili alla Terra.

In questo caso, le caratteristiche dei nuovi pianeti sono molto diverse da quelle della Terra, ma questo non esclude la possibilità che siano abitati da forme di vita. Secondo i ricercatori, infatti, le caratteristiche degli Hycean planet potrebbero essere favorevoli alla vita, quantomeno alla vita di microorganismi acquatici adatti a sopravvivere in condizioni estreme, presenti anche sulla Terra.

Per avere conferma di eventuali forme di vita occorrerà attendere due o tre anni, ma Nikku Madhusudan, autore principale dello studio, è ottimista. Il ricercatore sostiene infatti che possa esserci vita microbica e sottolinea che la vita sulla Terra è iniziata nello stesso modo.

“Se l’esistenza di questi Hyceans planets venisse confermata, ci troveremmo davanti agli oggetti celesti più promettenti per la ricerca di forme di vita. Questo studio ci ricorda ancora una volta che dobbiamo ampliare i nostri orizzonti e non limitarci a cercare pianeti simili a quelli che vediamo nel nostro Sistema solare. La vita potrebbe nascondersi anche su corpi celesti molto diversi che finora non avevamo considerato e, in questo caso, non sarebbe neanche poi tanto difficile da trovare” – ha commentato Raffaele Gratton, astronomo presso l’Osservatorio di Padova dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.

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Fonte di riferimento: The Astrophysical Journal/University of Cambridge/ANSA

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