Sulla cometa Hartley 2 vi sarebbe del ghiaccio la cui composizione è molto simile a quella degli oceani terrestri. Ciò potrebbe significare che la presenza di acqua sul nostro pianeta possa avere avuto un'origine esogena
Che sulle comete fosse presente dell’acqua, i ricercatori lo sanno sin dagli anni ’70, ma per la prima volta in assoluto è stata trovata una cometa diversa da tutte le altre fino ad ora analizzate. Si tratta di 103P/Hartley 2, che presenta acqua ghiacciata in composizione molto simile a quella degli oceani della Terra: il ghiaccio della cometa e l’acqua degli oceani presentano lo stesso rapporto fra deuterio, un isotopo dell’idrogeno, e idrogeno stesso.
La scoperta, avvenuta grazie al telescopio spaziale Herschel dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e della Nasa, è stata annunciata su Nature, a distanza di pochi mesi dall’annuncio del ritrovamento della più grande e antica riserva d’acqua in un quasar a 12 miliardi di anni luce dalla Terra. E apre di nuovo il dibattito sull’origine di questo elemento sul nostro pianeta. Gli scienziati si sono sempre chiesti da dove provenisse tutta l’abbondanza di acqua presente sul pianeta blu, che in realtà alla nascita si presentava come un territorio arido, caldo e secco, e che solo 8 milioni di anni dalla sua formazione si sarebbe arricchito di questo elemento.
Le teorie classiche parlano di un’origine endogena, ipotizzando che il raffreddamento del nostro pianeta causò la condensazione dell’acqua atmosferica, che precipitò al suolo assieme all’anidride carbonica. Ma secondo teorie più recenti l’origine potrebbe essere esogena, l’acqua, cioè, potrebbe essere arrivata dallo spazio. Da dove? Dagli asteroidi e, soprattutto, dalle comete. Appunto per questo lo studio che ha analizzato il ghiaccio della cometa 103P/Hartley 2, coordinato dal tedesco Paul Hartogh dell’istituto tedesco Max-Planck di Lindau, avvalora fortemente questa seconda ipotesi.
“I nostri risultati con Herschel suggeriscono che le comete potrebbero aver giocato un ruolo importante nel portare grandi quantità di acqua su una Terra primordiale”, ha detto Dariusz C. Lis, ricercatore associato in Fisica al California Institute of Technology di Pasadena e co-autore dello studio.
Tenendo traccia del percorso di Hartley2 ogni sei anni e mezzo, gli astronomi hanno compreso che proviene dalla fascia di Kuiper, la cintura di oggetti freddi e ghiacciati che circonda il Sistema Solare e che si trova oltre l’orbita di Nettuno, a una distanza a circa 30 volte dal Sole rispetto alla Terra. “Questa scoperta espande notevolmente la fonte possibile dell’enorme serbatoio di acqua costituito dagli oceani sulla Terra, includendo corpi ghiacciati originari della fascia di Kuiper”, spiega Lis.
Insomma, è così che si sarebbe creato uno dei più stupendi spettacoli della natura, l’acqua dei nostri mari e dei nostri oceani, da una pioggia galattica di comete.