Stefan Gregucci ha inventato un nuovo modo di realizzare fotovoltaico a basso costo per i satelliti spaziali
È un pannello fotovoltaico innovativo, low cost, italiano e realizzato da un giovane ricercatore universitario. È stato lanciato in orbita insieme a un satellite, anch’esso italiano e realizzato da aziende italiane. Quante buone notizie tutte insieme, una volta tanto!
Il ragazzo che vedete in foto è Stefan Gregucci. Come si può facilmente intuire è giovanissimo, si è laureato poco più di un anno fa. Tra le sue passioni ci sono il calcio, tifa Taranto, e il fotovoltaico. Come quello che stringe in mano, avvolto nella plastica.
Sembrano due pizze, sono una ottima invenzione: celle fotovoltaiche low cost e low tech, installate in maniera innovativa ma efficiente. Quelle due pizze sono in orbita da cinque giorni: sono state installate sul satellite UNISAT-5, lanciato in orbita il 21 novembre dalla base militare russa di Yasni.
Il pannello fotovoltaico è stato realizzato dall’Università di Pisa. Stefan è borsista dell’ateneo, facoltà di Ingegneria civile e industriale, e ha messo a punto la sua invenzione sotto la supervisione del professor Salvo Marcuccio e di Pierpaolo Pergola. Quest’ultimo è un ingegnere di Alta SpA, azienda spin-off dell’Ateneo che ha partecipato al progetto del fotovoltaico low cost per applicazioni spaziali con i propri specialisti Carlo Tellini, Nicola Giusti e Stefano Caneschi.
UNISAT-5 è un microsatellite italiano con scopi scientifici progettato dall’Università di Roma La Sapienza e realizzato dall’azienda romana GAUSS Srl. La novità principale che i pannelli fotovoltaici progettati da Stefan Gregucci per UNISAT-5 sta nel metodo di “Coverglassing” delle celle solari, come spiega lo stesso giovane inventore:
“Le celle solari sono state installate sul substrato del pannello con una tecnica innovativa che, rispetto ai metodi tradizionali, non richiede particolari strumenti o tecnologie. Abbiamo raggiunto così l’obiettivo di incrementare le prestazioni in orbita, pur riducendo i costi di costruzione“.
È invece il professor Marcucci a spiegare perché quest’invenzione è così importante:
“Il mercato dei pannelli solari a basso costo ma con elevate prestazioni per piccoli satelliti è un mercato in continuo fermento e rapido sviluppo, poiché rende accessibile lo spazio anche a chi dispone di risorse limitate“.
Grazie all’invenzione di Stefan, quindi, l’Università di Pisa si proietta pienamente in questo interessante, seppur di nicchia, mercato fotovoltaico.
Peppe Croce