L’equinozio di primavera è circondato da una serie di credenze e miti popolari che però in molti casi non si rivelano veri: ecco quali sono quelli falsi
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L’equinozio di primavera porta con sé una serie di miti e credenze, alcuni dei quali sono stati tramandati nel corso dei secoli. Andiamo dunque a fare una lista dei miti sull’equinozio e a verificare la loro veridicità per capire cosa è realmente vero e cosa non lo è.
Il bilanciamento dell’uovo: falso
Un mito popolare afferma che sia possibile bilanciare un uovo in posizione verticale durante l’equinozio. Tuttavia, non c’è alcuna connessione tra l’equinozio e la capacità di bilanciare un uovo. È possibile farlo in qualsiasi momento dell’anno, purché si abbia l’uovo giusto e una superficie stabile.
L’equinozio dura tutto il giorno: falso
Contrariamente alla credenza comune, l’equinozio non è un giorno intero, ma un momento preciso in cui il sole passa sopra l’equatore. Nel 2024, l’equinozio di primavera avviene il 19 marzo alle 23:06 EDT nonostante solitamente sia il 20 o il 21 marzo. Quest’anno, infatti, è bisestile.
Giorno e notte sono esattamente uguali: falso
Anche se l’equinozio si traduce letteralmente in “notte uguale”, non significa che giorno e notte siano esattamente della stessa durata. In realtà, la curvatura dei raggi solari fa sì che il giorno sia leggermente più lungo della notte.
Nessuna ombra a mezzogiorno: parzialmente vero
Un altro mito sostiene che a mezzogiorno durante l’equinozio non si proiettino ombre. Questo è parzialmente vero, ma solo per coloro i quali si trovano sull’equatore esatto in quel momento preciso.
L’equinozio influenza l’umore: parzialmente vero
Alcuni credono che l’equinozio possa influenzare l’umore, causando la cosiddetta “febbre primaverile”. Tuttavia non ci sono prove scientifiche che supportino questa idea. Rimane però vero che l’aumento delle temperature e delle ore di luce può influenzare positivamente lo stato d’animo delle persone.
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