Intensificazione delle aurore boreali e tempeste magnetiche. Fine del mondo? No, solo la conseguenza della più spettacolare e violenta eruzione solare degli ultimi sei anni, che si è verificata nel gruppo attivo di macchie solari 140 domenica scorsa, quando un’espulsione di massa coronale ha scagliato miliardi di tonnellate di nubi di gas super-riscaldato e particelle cariche verso il nostro pianeta, a oltre 6,4 milioni di km all'ora. Ma chi riteneva che l’attività del Sole potesse provocare la fine del mondo nel pericoloso 2012 potrebbe rimanere fortemente deluso: non c’è nessun pericolo per il pianeta blu. O quasi.
Intensificazione delle aurore boreali e tempeste magnetiche. Fine del mondo? No, solo la conseguenza della più spettacolare e violenta eruzione solare degli ultimi sei anni, che si è verificata nel gruppo attivo di macchie solari 140 domenica scorsa, quando un’espulsione di massa coronale ha scagliato miliardi di tonnellate di nubi di gas super-riscaldato e particelle cariche verso il nostro pianeta, a oltre 6,4 milioni di km all’ora. Ma chi riteneva che l’attività del Sole potesse provocare la fine del mondo nel pericoloso 2012 potrebbe rimanere fortemente deluso: non c’è nessun pericolo per il pianeta blu. O quasi.
Il fenomeno potrebbe disturbare, infatti, alcune comunicazioni a terra o via satellite, o provocare dei disservizi alla rete elettrica, con problemi per alcuni settori come quello della navigazione o dell’aviazione. “Sono le persone che hanno bisogno di un GPS con la precisione del centimetro a doversi preoccupare, non chi vuole sapere se deve svoltare in auto a 30 metri di distanza”, ha dichiarato Doug Biesecker, fisico del National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), degli Stati Uniti.
L’eruzione solare, avvenuta domenica e osservata dal Solar Dynamics Observatory (Sdo) della Nasa e dal Solar Heliospheric Observatory (Soho) di Nasa ed Agenzia Spaziale Europea (Esa), è stata di classe M, spiegano gli esperti, il livello più alto dopo i fenomeni di classe X, mentre le radiazioni cosmiche hanno raggiunto il livello G3, su una scala che arriva a un livello massimo denominato G5. Secondo gli ultimi aggiornamenti diramati attraverso la pagina Facebook del centro di previsioni, il picco del fenomeno dovrebbe raggiungere l’emisfero nord del nostro pianeta verso le 15 di oggi pomeriggio.
Il lato positivo dell’ondata che ci sta investendo è che questa tempesta darà vita ad aurore polari di rara bellezza, generate dalle interazioni fra le particelle del Sole cariche di energia e il campo magnetico terrestre, che saranno visibili soprattutto dagli Stati Uniti e da tutta la zona settentrionale del continente americano. Con buona pace della profezia Maya.
Roberta Ragni
Per vedere il video dell’eruzione solare clicca qui