Questo è il tempo, come detto, di raccolto di semi per l'anno prossimo, di radici per tisane e preparati come unguenti ed oleoliti ma è anche tempo di potature e di compost, infatti quello che abbiamo preparato é ormai maturo e fertile.
Noi uomini, da sempre affascinati e guidati dal sole, dalla luna e dalle stelle ma ancor prima dalla nostra terra. La parola “equinozio” infatti deriva dal latino “equi -noctis” e significa “notte uguale al giorno“.
Negli equinozi però la lunghezza del giorno sembra superare quella della notte, questo perché l’illuminazione è comunque presente mezz’ora prima dell’alba e mezz’ora dopo il tramonto, dato che il cielo è ancora illuminato.
Gli equinozi di marzo e settembre sono i due giorni dell’anno nei quali hanno inizio rispettivamente la primavera e l’autunno.
Agli equinozi, intesi come giorni di calendario, il Sole sorge quasi esattamente ad est e tramonta quasi esattamente ad ovest; nel nostro emisfero, quello settentrionale, l‘equinozio di settembre (22 o il 23 settembre) è l’equinozio d’autunno.
Quest’anno, 2012, l‘equinozio d’autunno sarà domani, il 22 settembre.
Durante l’equinozio di autunno si celebra il Sabbat Wiccan di Mabon (” Grande Figlio “), la seconda festa del raccolto dove si iniziano a tirare le somme di cio’ che si e’ seminato raccogliendo, mentre il festival del raccolto nel Regno Unito si celebra la domenica della Luna piena più vicina all’equinozio di settembre.
In Giappone nei giorni degli equinozi (di primavera in marzo e in settembre d’autunno) c’è una festa nazionale ufficiale che si trascorre visitando le tombe di famiglia e celebrando riunioni.
Nella tradizione druidica l‘Equinozio d’Autunno viene chiamato Alban Elfed (Autunno, o «Elued», Luce dell’Acqua) e rappresenta la seconda festività del raccolto.
L’equinozio di settembre segna il primo giorno del Mehr o della Bilancia nel calendario Iraniano. È una delle festività iraniane chiamate Jashne Mihragan, o festival della condivisione dell’amore nello Zoroastrismo.
Il 22 settembre in agricoltura è la fine del raccolto e la festa del secondo raccolto.
In questo periodo non è ancora né troppo freddo, né eccessivamente buio tale che alcuni lo definiscono una seconda primavera: in Cina, per esempio questo periodo viene detto “tarda estate” e viene addirittura considerato come una quinta stagione.
Questo è il tempo, come detto, di raccolto di semi per l’anno prossimo, di radici per tisane e preparati come unguenti ed oleoliti ma è anche tempo di potature e di compost, infatti quello che abbiamo preparato é ormai maturo e fertile.
Il ciclo produttivo e riproduttivo è concluso, le foglie cominciano ad ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste, inizia il periodo della caccia e molte specie migratorie avviano il loro lungo viaggio verso sud.
L’equinozio d’autunno ci insegna a raccogliere quello che la Terra ci dona e godendo di ciò che si ha piuttosto che lamentarsi di quel che ci manca.
Kia – Carmela Giambrone
fonti