A settembre non perdiamo la splendida eclissi parziale di Superluna del Raccolto, sarà visibile anche in Italia

Tra meno di un mese il cielo ci regalerà un altro splendido spettacolo, l’eclisse parziale di Superluna, visibile anche qui da noi. Il nostro satellite in fase di piena, che potrebbe apparire più grande in quanto prossimo al perigeo, sarà anche parzialmente “mangiato” dall’ombra della Terra. Da non perdere!

Arriva un’altra Superluna (dopo quella del 19 agosto), quella del Raccolto, la aspettiamo la notte tra il 17 e il 18 settembre. E con una sorpresa in più, perché ammireremo un’eclissi parziale di Superluna, visibile anche in Italia dal vivo.

Che cosa vuol dire Superluna

Come specifichiamo sempre, la definizione di Superluna, innanzitutto, non è mai stata confermata dall’International Astronomic Union, quindi resta non ufficiale. Detto ciò, con Superluna si intende spesso quello che scriveva l’astrologo Richard Nolle nel 1979, secondo cui una luna piena o una luna nuova è “Super” se arriva ad almeno al 90% del suo massimo perigeo (il punto dell’orbita lunare più vicino al nostro Pianeta). In altre parole, è una Superluna una luna che dista dalla Terra non più di 361.885 km, misurata dai centri dei due corpi celesti.

Come spiega Timeanddate, infatti, l’orbita della Luna attorno alla Terra non è un cerchio perfetto, ma ellittico, con un lato più vicino alla Terra rispetto all’altro. Di conseguenza, la distanza tra la Luna e la Terra varia durante il mese e l’anno (in media, tale distanza è di circa 382.900 chilometri).

eclissi di superluna 18 settembre 2024

©Timeanddate

Rispetto ad una microluna, ovvero una luna piena prossima all’apogeo (il punto della sua orbita più lontano dal nostro Pianeta), una Superluna può apparire fino al 13-14% più grande e fino al 27-30% più luminosa.

Che cos’è un’eclissi parziale di luna

Un’eclissi di luna avviene quando l’ombra della Terra, illuminata dal Sole, oscura del tutto o parzialmente il nostro satellite, nel momento in cui quest’ultima è in fase di “piena” mentre Sole, Terra ed essa si trovano allineati in quest’ordine.

In altre parole il Sole illumina la Terra, che proietta la sua ombra sulla Luna, la quale, se l’eclissi è totale, apparirà rossa perché tra tutte le componenti della luce bianca, la nostra atmosfera lascia passare solo questa componente (il fenomeno è chiamato scattering di Rayleight, lo stesso che ci fa apparire il cielo azzurro di giorno e rosso di sera).

Leggi anche: Perché il cielo è azzurro di giorno e rosso al tramonto?

Se invece l’eclissi è parziale, come quella che stiamo aspettando, l’allineamento non è perfetto e quindi il nostro satellite apparirà solo parzialmente “mangiato” ma del suo colore.

Cosa vedremo la notte tra il 17 e il 18 settembre 2024

eclissi di superluna 18 settembre 2024

©Timeanddate

Tra pochi giorni ammireremo quindi un doppio spettacolo, sia una Superluna che un’eclissi parziale di luna. Il fenomeno sarà interamente visibile dal vivo anche dall’Italia, con gli orari riportati qui sotto (che potrebbero leggermente cambiare in base alla città di osservazione).

eclissi di superluna 18 settembre 2024

©Timeanddate

Non sarà un evento eclatante, in quanto la percentuale di luna “mangiata” al massimo del fenomeno sarà pari al 3,5%, ma comunque sufficiente ad essere osservato e ammirato senza problemi (tempo permettendo).

Inoltre, apparendo la luna più grande per la sua vicinanza al perigeo, sarà tutto più evidente e quindi ancora più bello (nella mappa il cielo del 18 settembre 2024 alle 4.40 circa).

eclissi di superluna 18 settembre 2024

©Stellarium

Perché la luna piena di settembre è anche chiamata (ma non sempre) Luna del Raccolto

La luna piena di settembre sarà a pieno titolo la Luna del Raccolto: è così chiamata infatti la luna piena più vicina all’equinozio di autunno, che nel 2024 è atteso il 22 settembre alle 13.34 ora italiana. Non è sempre quindi a settembre: ogni 3 anni circa cade invece nel mese di ottobre, come avvenuto nel 2020, quando è sorta in cielo l’1° ottobre.

I nativi americani la chiamavano così perché il grande lavoro di raccolta poteva essere prolungato anche di notte sotto la luce della luna piena, che quindi era molto amata. Come per molte lune piene, anche questo nome viene attribuito alla tribù degli Algonchini, la più numerosa.

Ma questa non era l’unica e infatti altre tradizioni si affiancano e a volte si sovrappongono: questo plenilunio è chiamato per esempio anche Luna del mais, perché uno dei prodotti di settembre era proprio il mais.

Uno spettacolo davvero da non perdere!

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Fonti: Timeanddate/Supermoon / Timeanddate/Eclipse 

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