Eclissi di sole, manca ormai meno di una settimana all'atteso evento del 20 marzo. L'ombra della luna oscurerà la nostra stella e finalmente il fenomeno sarà visibile anche dall'Italia. Ma bisogna stare molto attenti evitando di guardare direttamente il sole
Eclissi di sole, manca ormai meno di una settimana all’atteso evento del 20 marzo. L’ombra della luna oscurerà la nostra stella e finalmente il fenomeno sarà visibile anche dall’Italia. Ma bisogna stare molto attenti evitando di guardare direttamente il sole.
Un evento di tutto rispetto, anche se l’eclissi sarà totale sono nel Nord Europa. In particolare, ad ammirare lo spettacolo nella sua totalità saranno le Isole Faeroer e le Svalbard, ma sarà particolarmente suggestivo anche nei paesi scandinavi. Sarà comunque osservabile dal resto dell’Europa, dall’Africa settentrionale e dall’Asia settentrionale.
E in Italia? “Più ci si troverà verso il Nord Italia e più il Sole sarà oscurato” ha spiegato Giuseppe Petricca che ha fatto notare la differenza tra Catania, dove la percentuale di copertura sarà di poco sotto il 40% del disco solare, e Milano, dove invece si arriverà a un oscuramento del 65%.
La mappa che segue mostra le percentuali di oscuramento in base alla latitudine: salendo verso nord il sole tenderà a oscurarsi sempre di più.
Cosa accade durante l’eclissi di sole? La nostra stella, la luna nuova e la Terra si trovano perfettamente allineate. In questo modo, l’ombra del nostro satellite passa in alcuni punti della superficie terrestre, regalandoci l’illusione del giorno che si trasforma in notte in pochi minuti. È come se l’ombra della luna divorasse lentamente il sole.
Se a Milano l’inizio è previsto per le 9.24, il massimo per le 10.32 e la fine per le 11.44, a Palermo ci sarà qualche minuto di differenza. Qui infatti il sole inizierà a oscurarsi dalle 9.20 fino alle 11.26, col picco alle 10.26. A Roma invece l’inizio sarà alle 9.23, il massimo 10.31 e la fine alle 11.42. La tabella che segue mostra tutti gli orari delle principali città italiane con la percentuale di copertura, inizio, massimo e fine.
Tabella: Petricca
Sarà davvero uno spettacolo ma occhio a non farci prendere troppo la mano, dimenticando le precauzioni da prendere. Mai osservare il sole direttamente. Le conseguenze potrebbero essere molto gravi.
Non bastano gli occhiali da Sole nemmeno mettendone più paia l’una sull’altra, spiega l’Inaf. Allo stesso modo è bene evitare anche i negativi fotografici o le lastre mediche ai raggi X neanche se sovrapposti. Dimenticate anche i CD e l’interno dei floppy disk perché non sono abbastanza opachi. Bocciato anche il il vetro affumicato e i i filtri solari per piccoli telescopi.
“Per osservare direttamente un’eclissi di Sole dovete essere sicuri di usare il filtro giusto. Anche se un filtro sembra oscurare quasi tutta la luce visibile del Sole, questo non significa che blocchi tutte le radiazioni infrarosse e ultraviolette, che possono essere dannose per l’occhio anche se l’esposizione è molto breve. Un filtro appropriato lascia passare solo lo 0.003 % della luce solare visibile e lo 0.5 % della radiazione infrarossa: tutti gli altri sono sconsigliati” spiegano gli esperti.
Le soluzioni migliori sono gli occhiali da saldatore con un indice di protezione 14 e sono in grado di trattenere tutta la radiazione nociva del Sole. Bene anche i filtri in Mylar, anch’essi molto comuni, formati da due sottili strati di plastica separati da un foglietto di alluminio. Si tratta dei filtri protettivi meno cari che permettono di osservare il Sole ad occhio nudo, utili anche per chi usa un telescopio o una macchina fotografica. Vi sono poi i filtri in vetro e in gelatina grazie ai quali si può osservare il Sole senza alcun rischio.
Buona visione!
Francesca Mancuso
Mappe: Uai
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