Dopo averlo visto per la prima volta, solo qualche giorno fa, ora siamo in grado anche di sentire il suono che fa un buco nero all'interno della nostra galassia
Solo qualche giorno vi avevamo raccontato dell’incredibile fotografia scattata al buco nero situato nel centro della nostra galassia da Event Horizon Telescope. Di Sagittarius A*, questo è il nome del buco nero, ora conosciamo anche la “voce” grazie alla sonificazione dell’immagine che ha fatto la NASA.
La “traduzione in suono” è stata realizzata utilizzando un sistema di scansione simile ad un radar, che ha analizzato in senso orario l’intera area dove è presente il buco nero.
Le variazioni di volume che si possono sentire non sono altro che le differenze di luminosità osservate dall’EHT attorno all’orizzonte degli eventi di Sagittarius A*: il materiale più vicino al buco nero si muove velocemente rispetto a quello più lontano e produrrà frequenze sonore più alte.
Il suono è stato pensato per essere riprodotto in audio binaurale: in pratica, se ascoltato attraverso le cuffie, sembrerà che il suono inizi direttamente davanti a noi per poi spostarsi in senso orario tutto intorno alla nostra testa, seguendo il movimento del radar.
Sagittarius A* si trova a circa 27.000 anni luce di distanza dal nostro Pianeta in direzione della costellazione del Sagittario (da cui il nome), e ha una massa incredibile, equivalente a circa 4,1 milioni di Soli. La enorme distanza, tuttavia, fa apparire il buco nero piccolissimo, delle dimensioni di una ciambella dolce.
Ecco il “suono” emesso dal buco nero (ascoltatelo con le cuffiette, mi raccomando!):
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Fonti: NASA / New York Times
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