Si chiama 21/P Giacobini-Zinner e il suo nome forse potrebbe dirci poco ma è la cometa che si sta avvicinando sempre di più al sole e che promette di regalare spettacolo vista anche la sua caratteristica colorazione verde. Tra pochi giorni questo ammasso di ghiaccio e polveri arriverà al perielio, la distanza minima dal sole, raggiungendo il massimo della sua luminosità. Ecco come e quando ammirarla
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Si chiama 21/P Giacobini-Zinner e il suo nome forse potrebbe dirci poco ma è la cometa che si sta avvicinando sempre di più al sole e alla Terra e che promette di regalare spettacolo vista anche la sua caratteristica colorazione verde. Tra pochi giorni questo ammasso di ghiaccio e polveri arriverà al perielio, la distanza minima dal sole, raggiungendo il massimo della sua luminosità. Ecco come e quando ammirarla.
La Giacobini-Zinner, nota anche come 21P/Giacobini-Zinner, è una cometa periodica del sistema solare ed è stata scoperta da Michel Giacobini dall’Osservatorio di Nizza nel 1900.
Durante le sue apparizioni, la cometa può raggiungere l’ottava magnitudine, ma nel 1946 subì una serie di esplosioni che la resero luminosa fino a raggiungere la quinta. Secondo uno studio pubblicato nel 2000, essa potrebbe contenere materiale organico.
Perielio e perigeo
La cometa 21P/Giacobini-Zinner in queste ore si sta avvicinando sempre di più alla Terra rispetto a quanto non abbia fatto negli ultimi 72 anni. E si sta avvicinando a velocità incredibili (circa 23 km/s). Periodicamente le comete si avvicinando al sole nel loro cammino. Il punto in cui raggiungono la distanza minima si chiama perielio. Allo stesso modo si avvicinano alla Terra, e in questo caso, il punto più vicino raggiunto si chiama perigeo.
Nel caso della cometa 21P/Giacobini-Zinner, l’approccio più vicino alla Terra e al sole avrà luogo lo stesso giorno, il 10 settembre prossimo, quando la cometa volerà a soli 58 milioni di km dal nostro pianeta. Una distanza pari a quella che ci separa da Marte.
Un evento da non perdere visto che si tratterà del passaggio più vicino alla Terra dal 14 settembre 1946.
Dove e quando guardare
La notte tra il 2 e 3 settembre la cometa è passata a poca distanza, rispetto al nostro punto di osservazione, dalla stella principale dell’Auriga, Capella. Il 10 sfiorerà l’ammasso aperto M37 mentre il 15 settembre si immergerà nell’ammasso aperto M35. Spiega l’Uai che la cometa terminerà la sua splendida corsa del mese sfiorando, tra il 26 ed il 27 la nebulosa Rosetta NGC2244.
Durante la prima metà del mese, la cometa sarà visibile sicuramente con un binocolo visto che secondo le previsioni dovrebbe raggiungere una magnitudine 6,5-7, non visibile al occhio nudo ma quasi.
Foto: SpaceWeather
Il momento migliore per ammirare la cometa è il 9 settembre, lo stesso giorno del perielio della cometa. Mano a mano che si avvicina al sole, una cometa inizia a “brillare” sempre di più perché il calore della nostra stella ne scioglie la superficie ghiacciata. Per questo è possibile che una cometa splenda ancora di più rispetto a quanto previsto, regalando spettacoli inattesi. La mappa che segue mostra il cielo del 9 settembre a est:
Sebbene il nucleo della cometa 21P / Giacobini-Zinner sia poco più di 2 km, il calore che essa percepisce dal sole ha provocato lo sviluppo di una coda lunga circa 290.000 km di diametro, secondo le osservazioni di Northolt Branch Observatories a Londra.
Ciò significa che la 21P ora ha un’atmosfera circa il doppio del diametro del pianeta più grande del nostro sistema solare, Giove (139mila km).
La cometa verde
Alcune immagini hanno già immortalato la cometa caratterizzata da un bellissimo colore verde. Ciò dipende dal cianogeno e dal carbonio biatomico, gas che si illuminano di colore verde per via della luce solare.
Un evento da non perdere visto che il prossimo approccio ravvicinato alla Terra avverrà tra 40 anni, il 18 settembre 2058.
La ‘mamma’ delle Draconidi
La cometa 21P è famosa anche per un’altra ragione. Dai suoi detriti ha origine la pioggia di meteore delle Draconidi, visibili nel mese di ottobre. Quest’anno il loro passaggio, tra il 7 e l’8 del mese prossimo, sarà particolarmente favorevole perché la luna sarà nuova.
Intanto incrociamo le dita e speriamo che la cometa sia visibile anche a occhio nudo.
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Francesca Mancuso
Foto cover: Wikimedia/Alexander VaseninAlexander Vasenin