Buchi neri: dopo la foto in arrivo un video mozzafiato frutto di 20 anni di lavoro

Un video dei buchi neri? Manca poco secondo gli scienziati. Di questi straordinari oggetti celesti iniziamo ad avere molto: i suoni alla nascita, dati sulle loro proprietà e pochi mesi fa la prima immagine. Il team dell’Event Horizon Telescope (EHT) che ha ottenuto la foto ha già registrato le osservazioni necessarie e sta elaborando montagne di dati per produrre il primo filmato nel 2020

Un video dei buchi neri? Manca poco secondo gli scienziati. Di questi straordinari oggetti celesti iniziamo ad avere molto: i suoni alla nascita, dati sulle loro proprietà e pochi mesi fa la prima immagine. Il team dell’Event Horizon Telescope (EHT) che ha ottenuto la foto ha già registrato le osservazioni necessarie e sta elaborando montagne di dati per produrre il primo filmato nel 2020.

E i dati, decisamente, non mancano. Gli scienziati avevano infatti ottenuto l’impressionante immagine usando otto radiotelescopi ad alta risoluzione posizionati strategicamente in tutto il mondo, in particolare in Antartide, Cile, Messico, Hawaii, Arizona e Spagna, mettendo in piedi una collaborazione globale di scienziati di 60 istituzioni che operano in 20 paesi e regioni del globo.

Sincronizzando ogni telescopio con una rete di orologi atomici (che determinano il tempo con la frequenza di risonanza di un atomo), il team era riuscito a creare una sorta di “telescopio virtuale” grande come la Terra, con un potere risolutivo mai raggiunto prima, centrando l’enorme buco nero al centro della galassia di Messier 87, la cui massa è equivalente a 6,5 ​​miliardi di soli.

Dalle foto ai video? Il rilascio di un primo filmato, probabilmente un po’ a scatti, è previsto nel 2020, costruito montando le immagini ottenute. Ma non finisce qui, perché secondo gli scienziati non siamo lontani dal poter registrare un vero e proprio film in tempo reale.

“Prevedo che entro la fine del prossimo decennio realizzeremo filmati di alta qualità in tempo reale di buchi neri che rivelano non solo il loro aspetto, ma anche il loro comportamento sul palcoscenico cosmico” ha dichiarato infatti Shep Doeleman, direttore del progetto.

Nel frattempo l’incredibile foto, che ritrae per la prima volta nella storia un buco nero, è stata insignita del prestigioso premio ‘Breakthrough Prize in Fundamental Physics’, noto anche come ‘Oscar della scienza’. Gli autori del lavoro hanno per questo ricevuto 3 milioni di dollari complessivi.

“Ci sto lavorando da 20 anni. Quindi mia moglie si è finalmente convinta che quello che faccio vale un po’ di più” ha commentato scherzosamente lo scienziato, ora 52-enne e padre di un bimbo di due.

Il futuro? Realizzare il video, certo, ma anche inquadrare qualche altro buco nero. In particolare le osservazioni si stanno concentrando ora su uno al centro della nostra Via Lattea, il Sagittarius-A*, che però appare molto più turbolento e quindi più difficile da osservare.

In realtà sarebbero necessari più telescopi per aumentare la risoluzione, soprattutto in vista del progetto filmato in tempo reale, ma Doeleman si è mostrato ottimista sulla prospettiva di finanziamenti futuri, sia da parte dei governi che dei privati.

“L’EHT ha prodotto più valore di qualsiasi altro progetto scientifico a cui possa pensare nella storia – ha concluso – Ci vediamo come esploratori, abbiamo fatto un viaggio nelle nostre menti, siamo strumenti ai confini dei buchi neri. E ora stiamo tornando per riferire ciò che abbiamo trovato”.

“Stay tuned” diceva qualcun altro…

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Roberta De Carolis

Cover: Event Horizon Telescope Collaboration

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