Questo bagliore rosso in cielo non è un’aurora boreale, ma un’aurora di Space X

Questa luce rossastra in cielo è un’aurora, ma non boreale (e nemmeno australe), ma di Space X. Un fenomeno per ovvie ragioni nuovo, che con la natura non ha molto a che vedere. Purtroppo, è l’ennesima fonte di inquinamento, sia luminoso che atmosferico.

Ora esistono anche le aurore di Space X, ovvero bagliori rossastri in cielo provocati dall’interazione della nostra atmosfera non con il vento solare, ma con i gas di scarico dei razzi Falcon 9, l’azienda di Elon Musk sempre in attività. Purtroppo, quindi, l’ennesima fonte di inquinamento, sia luminoso che atmosferico.

Il fenomeno, per ovvie ragioni nuovo, ha meritato addirittura un nome in quanto la sua frequenza, a causa dell’attività dei razzi Falcon 9, è in aumento, arrivando a toccare frequenze di osservazioni tra 2 e 5 al mese.

Come spiega Spaceweather, i razzi Falcon 9 che lasciano la Terra possono generare un “buco” nella ionosfera, uno strato di gas ionizzato che circonda il nostro pianeta. Gli scarichi possono arrivare ad estinguere la ionizzazione locale fino al 70%, cancellando la ionosfera lungo il percorso del razzo e questi “buchi ionosferici”, per motivi chimico-fisici, emettono un bagliore rosso (ad una lunghezza d’onda di 630 nm).

https://www.youtube.com/watch?v=ebDsdv4M0Ec

Abbiamo notato per la prima volta questo fenomeno dal McDonald Observatory nel febbraio 2023 – racconta Jeff Baumgarder, astrofisico dell’Università di Boston – Le “ustioni” del motore durano solo circa 2 secondi […] e durante la combustione il motore rilascia circa 181 chilogrammi di gas di scarico, principalmente acqua e anidride carbonica. Tutto ciò accade a circa 300 km di altitudine, vicino alla ionosfera, creando quindi un buco significativo

Le “aurore” risultanti possono essere davvero molto luminose, facilmente visibili ad occhio nudo, come in questa immagine scattata lo scorso 3 novembre da Stephen Hummel, coordinatore del programma di sensibilizzazione Sr. Dark Skies dello stesso Osservatorio.

Ma purtroppo non c’è molto da ammirare, è un altro danno provocato dall’uomo all’ambiente. Infatti, secondo gli esperti, i “buchi” nella ionosfera non sono permanenti e di per sé non sono pericolosi. Ma sono provocati da gas di scarico inquinanti rilasciati nella nostra atmosfera, e questo è molto preoccupante.

aurora di space x

©Stephen Hummel via Spaceweather

E con frequenza in aumento.

La frequenza di queste nuvole rosse potrebbe aumentare man mano che SpaceX  aumenterà i lanci in futuro – spiega Hummel – Il loro impatto sulla scienza astronomica è ancora in fase di valutazione

E non lascia proprio tranquilli.

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Fonti: Spaceweather / Stephen Hummel/Youtube / McDonald Observatory/Facebook

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