Asteroide in avvicinamento (in tutta sicurezza) al nostro Pianeta. Si chiama Florence, arriverà a fine agosto e sarà particolarmente grande confrontato con quelli passati relativamente vicini a noi. Tra il 31 agosto e l'1 settembre sorpasserà la Terra e sarà a circa 7 milioni di chilometri (circa 18 volte la distanza media Terra-Luna), visibile anche con un piccolo telescopio
Asteroide in avvicinamento (in tutta sicurezza) al nostro Pianeta. Si chiama Florence, arriverà a fine agosto e sarà particolarmente grande confrontato con quelli passati relativamente vicini a noi. Tra il 31 agosto e l’1 settembre sorpasserà la Terra e sarà a circa 7 milioni di chilometri (circa 18 volte la distanza media Terra-Luna), visibile anche con un piccolo telescopio.
Non è di certo il primo asteroide che si avvicina al nostro pianeta e nemmeno il più vicino. Solo pochi mesi fa l’asteroide 2014 JO25 arrivò ad una distanza di molto inferiore (1,8 milioni di chilometri), ma Florence è il più grande mai avvicinatosi a noi dalla scoperta del primo più di un secolo fa.
Il passaggio “ravvicinato” fornirà agli astronomi un’ottima opportunità per effettuare misure dettagliate sul corpo celeste. Gli scienziati si aspettano in particolare di ottenere immagini ad alta risoluzione che potrebbero rivelare caratteristiche superficiali molto precise.
Infatti, pur essendo perfettamente nota la sua orbita, si sa ancora molto poco sulle sue proprietà fisiche. Le misurazioni a infrarossi dal effettuate dal telescopio spaziale Spitzer della Nasa e dalla missione Neowise indicano che Florence ha un diametro di circa 4,3 chilometri e che ruota una volta ogni 2.36 ore, ma informazioni superficiali sono attese grazie a questo avvicinamento. Si prevede inoltre che la sua luminosità al passaggio sarà di magnitudo 9, facilmente visibile, quindi, anche con un piccolo telescopio.
Florence, così chiamato in onore del fondatore dell’infermiera moderna Florence Nightingale (1820-1910), fu scoperto nel 1981: le osservazioni sul corpo celeste, quindi, hanno ormai quasi 40 anni, rendendo la sua orbita perfettamente nota. Tali calcoli indicano che non vi è e non vi sarà alcun rischio di collisione con la Terra per molti secoli a venire.
L’evento si potrà seguire anche in streaming, collegandosi a questo link.
Roberta De Carolis