Un egittologo ha lavorato per anni per tentare di ricostruire un collare gioiello perduto del faraone Tutankhamon. I suoi pezzi hanno fatto il giro del mondo, tra musei e aste di privati nel Regno Unito. I pezzi del collare sarebbero stati rubati dall'archeologo Howard Carter, colui che ha scoperto la tomba di Tutankhamon
Non molti giorni fa è stato celebrato il centenario della scoperta della tomba di Tutankhamon, il faraone bambino della XVIII dinastia. Nella sua camera funeraria era custodito un tesoro sbalorditivo che ha lasciato il mondo intero a bocca aperta. Ben 5.398 suppellettili sepolcrali, tra cui la celebre maschera d’oro del faraone, pelli di leopardo e giochi da tavolo.
Se però la maggior parte dei preziosissimi averi del faraone sono stati catalogati allora, di altri si è venuto a conoscenza solamente in tempi recenti. Pare infatti che l’archeologo britannico Howard Carter, autore della scoperta del secolo passato, si fosse appropriato di alcuni gioielli di Tutankhamon per la sua collezione privata.
Tra questi vi era un meraviglioso collare gioiello, fotografato in alcuni dei primissimi scatti nella tomba del faraone e poi misteriosamente scomparso.
Dopo la morte di Carter, i suoi beni sono passati nelle mani della nipote Phyllis Walke. Molti sono stati donati al Museo del Cairo, di altri invece non si è saputo più nulla.
Da anni l’egittologo Marc Gabolde, professore dell’Università Paul-Valéry di Montpellier, studia perciò i gioielli perduti del faraone, i cui pezzi sono stati distribuiti in Europa e in America. Dopo aver visto delle aste delle famosissime case d’asta inglesi Christie’s e Spink & Son, l’esperto ha riconosciuto alcuni manufatti, sostenendo che sarebbero parte al corredo funebre di Tutankhamon, ma che sarebbero stati modificati.
Alcune perle di una collana messa in vendita nel 2015 da un privato apparterrebbero, secondo l’egittologo, al collare.
Lo stesso vale per due falchi d’oro conservati al Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City, in Missouri. Il polo museale conferma trattarsi di un ritrovamento di Howard Carter nel luogo di sepoltura di Tutankhamon, risalente circa al 1922.
Questi pezzi, e altri non ancora rintracciati, comporrebbero insieme il collare perduto, come si vede in questa illustrazione.
Il perché Howard Carter abbia deciso di trafugare alcuni di questi gioielli non lo si saprà mai, né quanti tesori siano stati portati via senza che nessuno ne fosse a conoscenza. Secondo alcuni ricercatori, Carter avrebbe potuto portarli in Inghilterra per farli valutare o li avrebbe venduti, ritenendoli meno importanti di altri. I ritrovamenti, però, erano di proprietà dell’Egitto e non dell’archeologo.
Tutt’oggi continuano dunque le ricerche per rintracciare il collare perduto e distribuito in giro per il mondo. Un grande passo avanti è stato compiuto proprio grazie all’immenso lavoro del professor Marc Gabolde, spiegato nella sua ricerca dal titolo An 18th-Dynasty gold necklace for sale: Comparisons with Tutankhamun’s jewellery.
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