Scoperta una struttura cerimoniale preispanica sorprendente: “controllava” le condizioni climatiche

Waskiri è diversa da qualsiasi altro sito mai trovato nelle Ande: data la posizione difficile potrebbe aver avuto un ruolo nel mantenere l’ordine spirituale per controllare il tempo

Secondo i ricercatori, una strana struttura circolare negli aspri e freddi altopiani della Bolivia potrebbe aver ospitato rituali per controllare il clima ostile della regione. Nel riferire la scoperta dell’insolito centro cerimoniale preispanico, gli autori dello studio hanno fatto sapere che la costruzione “sorprendente” è diversa da qualsiasi altra mai trovata nelle Ande.

La rovina è stata individuata durante un’indagine archeologica a Carangas, descritta come “una regione dell’Altiplano andino centro-meridionale caratterizzata da un clima estremamente arido e freddo”. Dopo aver identificato 135 siti religiosi “degni di nota” nella zona, i ricercatori hanno dedotto che questa terra desolata e poco accogliente un tempo doveva essere “un denso paesaggio rituale”.

Se la presenza di così tante strutture cerimoniali in questo remoto tratto di altopiano è di per sé inaspettata, gli autori dello studio hanno spiegato che “tra questi siti, un centro cerimoniale spicca per le sue caratteristiche inedite per le Ande”.

Potrebbe essere stata utilizzata tra il 1250 e il 1600 d.C.

Chiamata Waskiri, la struttura “sorprende sia per le sue grandi dimensioni (140 metri di diametro) sia per il suo design e la sua regolarità”. Situata vicino al confine con il Cile, è descritta come “un’imponente costruzione circolare” che presenta un anello perimetrale composto da 39 recinti adiacenti.

Questa struttura esterna circonda una piazza centrale in cui sono state rinvenute ceramiche del periodo tardo-intermedio e tardo-antico. Sulla base di questi manufatti, i ricercatori ritengono che la struttura sia stata utilizzata tra il 1250 e il 1600 d.C..

Zoomando per analizzare il paesaggio nella sua interezza, gli autori dello studio hanno notato che Waskiri sembra essere allineato con altri antichi siti sacri andini chiamati wak’as. Questi includono montagne sacre, colline tutelari e strutture funerarie contenenti i resti mummificati di antenati importanti.

Regolare le estreme condizioni climatiche

Tenendo conto di questa “cartografia religiosa”, Waskiri e altre strutture vicine potrebbero aver avuto un ruolo nel mantenere l’ordine spirituale per controllare il tempo. I ricercatori hanno spiegato:

La concentrazione di spazi religiosi in questa regione dell’Altiplano può essere spiegata dalla convinzione che le divinità tutelari potessero regolare le già estreme condizioni climatiche, poiché una piccola variazione della temperatura o delle precipitazioni poteva causare la perdita di tutti i raccolti o la morte del bestiame.

È interessante notare che, sebbene il Waskiri non sia mai stato documentato nei documenti archeologici, sembra essere stato citato da un sacerdote spagnolo di nome Bartolomé Álvarez, che si recò a Carangas nel 1580.

Descrivendo i rituali che si svolgevano nel sito, Álvarez scrisse di partecipanti in uno stato di “solenne ubriachezza” che entravano in quella che lui chiamava “casa e attività dell’inferno”.

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