Il legame tra Stonehenge e il fenomeno del "Major Lunar Standstill", un mistero che combina archeologia e astronomia per spiegare gli antichi allineamenti celesti
Vi siete mai chiesti come i nostri antenati percepivano il cielo stellato? Stonehenge, con i suoi massicci monoliti, è da millenni un crocevia di terra e cielo, noto per i suoi spettacolari allineamenti solari durante i solstizi. Durante la notte del solstizio d’estate, decine di migliaia di persone si radunano attorno alla storica Heel Stone per ammirare l’alba che si allinea perfettamente con questo antico monolite. Analogamente, il solstizio d’inverno attira una folla significativa che si riunisce per osservare il tramonto attraverso il cerchio di pietre, un fenomeno che avviene sei mesi dopo l’estate. Tuttavia, meno noto è il suo misterioso legame con la Luna. Il luogo, infatti, nasconde segreti lunari che solo ora stiamo iniziando a comprendere grazie a moderne indagini archeologiche e astronomiche.
Da circa sessant’anni, si ipotizza che Stonehenge possieda anche un preciso allineamento con le fasi di alba e tramonto della luna durante i cosiddetti “major lunar standstill“. Nonostante questa correlazione sia nota da decenni, non sono state effettuate osservazioni sistematiche e documentate a Stonehenge. Un ambizioso progetto attualmente in corso, che vede la collaborazione tra l’English Heritage e varie istituzioni accademiche e scientifiche, si prefigge di documentare questi fenomeni mai osservati sistematicamente in precedenza.
Il mistero delle “Station Stones”
Oltre ai grandi sarsen, Stonehenge comprende 56 fosse disposte in cerchio, un terrapieno e un fossato, oltre ad altri elementi minori come le quattro “station stones“. Questi quattro blocchi di sarsen, tipici della zona del Wiltshire, formano un rettangolo che quasi perfettamente incornicia il cerchio di pietre, ma oggi ne rimangono solo due. Il rettangolo formato da queste pietre, le cui estremità più lunghe si estendono oltre il cerchio esterno, si ritiene sia allineato con i “major lunar standstill”. Durante questi eventi, la luna si muove tra due punti estremi all’orizzonte, un ciclo che si ripete ogni 18,6 anni. Questi allineamenti potrebbero aver avuto un significato particolare per chi costruì Stonehenge.
Si pensa che la costruzione iniziale di Stonehenge (3000-2500 a.C.) abbia avuto legami con questi fenomeni lunari, evidenziato dal ritrovamento di resti umani cremati e pali di legno nella parte sud-est del sito, direzione della luna durante il “major lunar standstill”. Il team di ricerca continuerà a indagare questi misteri, cercando di comprendere meglio come gli antichi potrebbero aver utilizzato questi allineamenti e quali fenomeni celesti erano più significativi. Con l’approssimarsi del periodo di grande stasi lunare tra il 2024 e il 2025, gli studi si intensificheranno, offrendo nuove opportunità per osservare questi antichi misteri sotto una nuova luce.
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Fonte: The Conversation
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